Con l’aumento delle temperature, il Ministero della Salute ha emanato una circolare specifica per affrontare al meglio le ondate di calore. Tra le misure adottate, è prevista l’attivazione del “codice calore”, che offre percorsi assistenziali prioritari per i soggetti vulnerabili nei pronto soccorso, e l’apertura degli ambulatori territoriali 7 giorni su 7.
Le ondate di calore possono essere letali anche sul posto di lavoro, come indicano i dati del progetto di ricerca AdaptHeat: il rischio di infortuni aumenta del 17,4% e circa il 15% dei lavoratori esposti regolarmente a stress termico soffre di lesioni renali acute o malattie renali. La ricerca raccomanda anche lo sviluppo di una direttiva europea per la protezione dei lavoratori, suggerendo di sospendere o non avviare attività lavorative quando l’esposizione al calore supera un certo limite, oltre a prevedere piani di compensazione finanziaria per datori di lavoro e dipendenti in caso di calore “invalidante”.
Il Codice Calore
In particolare, per affrontare al meglio la situazione e prevenire i rischi più gravi legati alle alte temperature, la circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione sanitaria, Francesco Vaia, esorta ad adottare “azioni organizzative che rafforzino la risposta ordinaria alle richieste di assistenza sanitaria”. Tra queste misure, si raccomanda vivamente l’attivazione del cosiddetto “codice calore”, che prevede un percorso assistenziale preferenziale e differenziato nei pronto soccorso, il potenziamento del servizio di guardia medica, l’apertura degli ambulatori territoriali sette giorni su sette per un periodo di dodici ore, la riattivazione delle Uscar (Unità speciali di continuità assistenziale regionale) per favorire l’assistenza domiciliare e ridurre gli accessi inappropriati ai pronto soccorso, e la promozione della campagna di comunicazione del ministero.
Il numero di pubblica utilità
Il Ministero della Salute ha riattivato anche “il numero di pubblica utilità 1500” per fornire indicazioni e informazioni ai cittadini. Inoltre, sul sito del ministero, vengono resi disponibili quotidianamente “i bollettini sulle ondate di calore per 27 città italiane”, insieme a raccomandazioni utili per affrontare l’emergenza caldo.
I sintomi più frequenti
Temperature eccessivamente elevate possono causare disturbi lievi come crampi, svenimenti ed edemi, ma anche problemi gravi, dalla congestione alla disidratazione, aggravando le condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti. Gli specialisti elencano i disturbi più frequenti legati al caldo:
- Insolazione: provoca eritemi o ustioni, spesso accompagnate da sintomi simili al colpo di calore.
- Crampi: dolori muscolari dovuti alla perdita di sodio causata dalla sudorazione, che altera l’equilibrio idrico-salino.
- Edema: accumulo di liquidi negli arti inferiori, risultato di una prolungata vasodilatazione periferica.
- Congestione: causata dall’assunzione di bevande ghiacciate quando il corpo è surriscaldato, con sintomi come sudorazione e dolore toracico.
- Disidratazione: caratterizzata da sete, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte, crampi muscolari e abbassamento della pressione arteriosa.