L’incredibile vicenda dal capoluogo campano
È stata multata per eccesso di velocità l’ambulanza che stava urgentemente trasportando al Centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli una donna in gravi condizioni, a cui era stata gettata della benzina addosso ed era stato dato fuoco dal vicino di casa. L’episodio risale al 5 settembre.
Qualche giorno fa, il 21 ottobre, la donna è morta. Agli operatori del 118 di Pozzuoli, che era intervenuto, resta la multa da pagare.
A segnalare la vicenda è stata l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, che in un post su Facebook lancia un appello per evitare la beffa delle multe per eccesso di velocità alle ambulanze e ai mezzi di soccorso.
La reazione della Società Italiana Sistema 118
“Multare per eccesso di velocità un mezzo di soccorso del Sistema di Emergenza Territoriale 118 perché sta trasportando in ospedale, nel minor tempo possibile, una persona in imminente pericolo di perdere la vita, o perché si sta recando presso uno scenario in cui qualcuno è in evidente pericolo di perdere la vita, è non solo irrazionale quanto assurdo“, sottolinea Mario Balzanelli, presidente della Società Italiana Sistema 118 (SIS 18).
“Quando si rischia di morire da un momento all’altro, anche un solo minuto può fare la differenza tra la vita e la morte”. A nessun titolo, assicura Balzanelli, “il 118 può ritardare l’accesso all’ospedale di un paziente critico. Episodi di questo genere non dovrebbero mai più accadere, anche perché le autorità di polizia possono, in qualunque momento verificare in tempo reale presso la Centrale Operativa 118 territorialmente competente, se il mezzo segnalato sia effettivamente impiegato in un intervento di soccorso ad elevata criticità clinica”.
La multa per l’ambulanza a Napoli è una “svista paradossale”, che oltretutto mina la tranquillità degli operatori durante il loro lavoro. “Quando qualcuno sta per morire – conclude Balzanelli – non possiamo e non dobbiamo preoccuparci di prendere multe. Chiediamo il sostegno del governo e del legislatore per fare chiarezza in tema di emergenza sanitaria, anche eventualmente rivisitando ad hoc il nuovo codice della strada”.


