Negli ultimi anni, gli episodi di violenza ai danni del personale sanitario sono diventati sempre più frequenti, causando un clima di insicurezza nelle strutture ospedaliere. Per rispondere a questa emergenza, molti ospedali italiani hanno introdotto corsi di autodifesa dedicati a medici e infermieri, con l’obiettivo di offrire strumenti pratici e psicologici per affrontare situazioni pericolose.
Tra le iniziative più strutturate, i corsi mensili organizzati dal Policlinico Umberto I di Roma si distinguono per il loro approccio completo. Le lezioni, rivolte principalmente al personale del pronto soccorso e di altri reparti ad alto rischio, prevedono una parte teorica, dedicata al riconoscimento dei segnali di aggressività, e una parte pratica, che insegna tecniche di autodifesa utili a mettersi in sicurezza. Secondo il professor Giuseppe La Torre, responsabile scientifico del programma, molti partecipanti hanno già messo in pratica quanto appreso, riuscendo a gestire episodi di violenza senza danni per sé o per gli aggressori.
Risultati positivi in Lombardia
Anche in Lombardia sono stati avviati corsi simili, con particolare attenzione alla sicurezza del personale sanitario. A Monza, i medici e gli infermieri hanno partecipato a lezioni di autodifesa incentrate su tecniche verbali e fisiche, utili a prevenire e neutralizzare situazioni critiche. I risultati di queste iniziative sono stati incoraggianti, spingendo altre strutture a seguire l’esempio.
La Toscana punta sulla formazione per la prevenzione
In Toscana, il sistema sanitario regionale ha attivato percorsi formativi estesi a tutto il personale medico e infermieristico. I corsi non si limitano alla difesa personale, ma affrontano il tema della violenza sul lavoro in modo più ampio, fornendo strategie per la prevenzione e gestione delle aggressioni. Questo approccio integrato mira a ridurre i rischi per il personale e a migliorare la qualità dell’ambiente lavorativo.
La sicurezza negli ospedali deve essere essenziale
Le iniziative di autodifesa rappresentano un importante passo avanti nella tutela del personale sanitario. Oltre a offrire strumenti pratici per fronteggiare situazioni di pericolo, i corsi aumentano la consapevolezza sul problema della violenza in corsia e sensibilizzano l’opinione pubblica sull’importanza di proteggere chi lavora ogni giorno per garantire la salute di tutti.