I limoni per la Ricerca
La settima edizione de “I limoni per la ricerca®”, è nel pieno della sua evoluzione, il progetto realizzato grazie alla collaborazione tra Fondazione Umberto Veronesi e Citrus l’Orto Italiano. Fino al 15 marzo si potranno acquistare i limoni siciliani varietà primofiore, (chiamati così perché sono ottenuti dalla prima fioritura delle piante), in speciali retine da 500 grammi, distribuite in tutta Italia nei supermercati, ipermercati e discount che aderiscono all’iniziativa. Per ogni retina, venduta al costo di 2 euro, saranno devoluti 40 centesimi a Fondazione Umberto Veronesi per finanziare eccellenti ricercatori e ricercatrici. Un rinnovato esempio virtuoso di collaborazione tra fornitore – che si occupa della fornitura, della distribuzione e della vendita del prodotto – e grande distribuzione, che nelle precedenti edizioni ha permesso di finanziare il lavoro annuale di 38 medici e ricercatori.
Il Lavoro della Fondazione e Citrus
“Fondazione da oltre vent’anni sostiene una ricerca scientifica d’eccellenza finalizzata alla prevenzione e alla cura dei tumori e, proprio per questo, finanziamo sempre più numerosi scienziati capaci di pensare e agire contemporaneamente da ricercatori e da clinici, impegnati a trovare soluzioni di cura immediate e sempre più efficaci per i pazienti di oggi e di domani” spiega Monica Ramaioli, Direttore Generale di Fondazione Umberto Veronesi. Citrus l’Orto Italiano, il partner tecnico ed esclusivo del progetto, è una società benefit che da anni si impegna a valorizzare e riscoprire l’ortofrutta italiana attraverso filiere etiche e rispettose dell’ambiente e dei lavoratori: fin dalla nascita del proprio progetto d’impresa Citrus è al fianco di Fondazione Umberto Veronesi.
“Siamo felici di rinnovare il nostro impegno come partner tecnici ed esclusivi dell’iniziativa” racconta Marianna Palella, CEO e Founder di Citrus l’Orto Italiano. “L’interesse nei confronti del progetto aumenta e si traduce nel coinvolgimento di un numero sempre maggiore di punti vendita sensibili e preziosi per la buona riuscita della raccolta fondi. La filiera trasparente, etica e basata sulla giusta retribuzione è stata vincente e si riflette nell’entusiasmo dei produttori, del nostro team e di tutti i partner coinvolti in questo importante progetto”.