sabato, Aprile 19, 2025
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Cellule staminali riparano la cornea nel 93% dei pazienti: lo studio pubblicato su Nature Communications

Una nuova terapia sperimentale potrebbe rivoluzionare il trattamento delle gravi lesioni alla cornea. Un recente studio clinico, pubblicato su Nature Communications, dimostra che un innovativo trapianto di cellule staminali oculari è sicuro, efficace e in grado di ripristinare la superficie corneale nel 93% dei pazienti coinvolti.

In particolare, il trattamento è stato testato su 14 pazienti affetti da gravi danni alla cornea. Seguiti per 18 mesi, hanno mostrato tassi di successo totali o parziali straordinari: il 50% presentava una cornea completamente ripristinata già dopo tre mesi, percentuale salita al 79% a 12 mesi e al 77% a 18 mesi.

Come funziona la terapia Calec

Il trattamento si chiama coltivazione di cellule epiteliali limbari autologhe (Calec) ed è stato sviluppato presso il Mass Eye and Ear, parte del sistema sanitario Mass General Brigham. La procedura prevede:

  • il prelievo di cellule staminali da un occhio sano tramite biopsia;
  • la loro coltivazione in laboratorio per 2-3 settimane, fino a formare un innesto di tessuto cellulare;
  • il trapianto chirurgico dell’innesto nell’occhio danneggiato.

Questa tecnica consente di rigenerare la superficie della cornea anche in pazienti per i quali il trapianto tradizionale non è possibile.

Un risultato senza precedenti con le cellule staminali

“I primi risultati dimostravano che la terapia Calec era sicura e fattibile”, ha dichiarato la dottoressa Ula Jurkunas, ricercatrice principale dello studio e docente ad Harvard. “Oggi possiamo affermare che è anche altamente efficace: in oltre il 90% dei casi, abbiamo ottenuto un miglioramento visivo, in alcuni casi completo”.

Il trattamento ha anche dimostrato un ottimo profilo di sicurezza: non si sono registrati eventi avversi gravi né nell’occhio donatore né in quello ricevente, fatta eccezione per un singolo caso di infezione batterica legato all’uso prolungato di lenti a contatto.

Una nuova speranza per chi ha lesioni corneali gravi

Attualmente, Calec è ancora una terapia sperimentale e non è disponibile negli ospedali, ma si tratta di un passo fondamentale verso l’approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA). Questo studio è il primo al mondo finanziato dal National Eye Institute per una terapia con cellule staminali applicata all’occhio umano.

La cornea, infatti, è la parte più esterna e trasparente dell’occhio, indispensabile per una visione nitida. Le cellule staminali limbari, presenti nel bordo corneale (il limbo), sono essenziali per il suo mantenimento. Quando vengono distrutte da traumi, infezioni o ustioni, il trapianto di cornea diventa inefficace. La terapia Calec rappresenta la prima vera alternativa per questi pazienti, spesso destinati a una progressiva perdita della vista.

Il futuro: terapie allogeniche per curare più pazienti

Il team guidato dalla dottoressa Jurkunas lavora ora a una versione allogenica della terapia, che utilizzi cellule staminali da donatori deceduti. Questo permetterebbe di trattare anche i pazienti con lesioni in entrambi gli occhi.

“Il nostro sogno è rendere Calec accessibile a tutti coloro che ne hanno bisogno”, ha affermato il dottor Jerome Ritz, responsabile della produzione cellulare presso il Dana-Farber Cancer Institute. “Ma per arrivarci, serviranno nuovi studi clinici, su scala più ampia, per confermare questi risultati e ottenere l’approvazione definitiva”.

Se confermata, questa terapia potrebbe restituire la vista a migliaia di persone in tutto il mondo. Un traguardo impensabile fino a pochi anni fa, e oggi sempre più vicino alla realtà.

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