Sex Coach e Sessuologo: le due figure a confronto
Diciamolo pure senza problemi: tutti avremmo bisogno di andare almeno una volta nella vita da un sex coach. E’ una figura medica che è sempre esistita, ma che negli ultimi anni è balzata agli onori della cronaca grazie a serie tv che lo hanno reso protagonista. In Italia abbiamo il sessuologo, figura simile, che però indaga non solo sulle abitudini sessuali ma cerca più in profondo, scavando anche a livello psicologico nel paziente. Il problema però per molti, come per iniziare un semplice percorso dal terapeuta, è proprio chiedere aiuto, ammettere di aver bisogno di qualcuno che non sia te stesso per risolvere qualche problema. L’imbarazzo o anche il non pensare di poter avere bisogno di un sostegno esterno porta spesso a non rivolgersi a un esperto permettendo al problema di svilupparsi in maniera lesiva.
Cos’è il sex coach e in cosa si differenzia dal sessuologo
“Il sex coach è la figura professionale che si occupa di benessere sessuale a 360 gradi. È bene precisare però che in Italia il sex coach non si è ancora affermato. C’è invece il sessuologo, che rappresenta la figura professionale di riferimento per problematiche di questo tipo sex coach aiuta le coppie a vivere con maggiore serenità la vita sessuale, a esprimersi liberamente all’interno di essa, riguadagnando il desiderio l’uno dell’altra e, perché no, a migliorare le proprie prestazioni”, ha spiegato il Dott. Alberto Galia, sessuologo e psicologo.
Non solo le coppie dovrebbero fare terapia
Quanto tempo si aspetta prima di iniziare un percorso terapeutico? Per il Dott. Galia spesso e volentieri troppo, perché solo se si è convinti da qualcun altro si ammette di aver bisogno di un sex coach. “Tendenzialmente, nella mia attività, riscontro che la clientela tende a iniziarla quando l’andrologo o il ginecologo escludono ogni possibile causa organica e suggeriscono di rivolgersi a un professionista della salute mentale; ma anche all’inizio di una nuova relazione sentimentale, quando la problematica sessuale non è più qualcosa da vivere esclusivamente nel privato e anzi diventa passibile di giudizio da parte del partner” ha spiegato.