venerdì, Novembre 7, 2025
spot_img

Ecdc: “Malattie sessualmente trasmissibili in aumento in tutta Europa”

Il recente rapporto del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC) evidenzia un marcato incremento dei casi di malattie sessualmente trasmissibili (MST), tra cui clamidia, gonorrea e linfogranuloma venereo (LGV), in 27 paesi dell’Unione europea/Spazio economico europeo (UE/SEE).
L’ECDC aveva già precedentemente segnalato un aumento dei casi di sifilide, rivelando una tendenza decennale di crescita dei tassi di MST in tutta Europa. Questo, nonostante un temporaneo calo durante la pandemia di COVID-19, attribuibile probabilmente a modifiche nell’accesso ai test e a una riduzione dei contatti sociali.

I dati sulla Gonorrea

L’incremento dei casi di gonorrea, già in atto prima della pandemia di COVID-19, ha proseguito la sua crescita nel 2021, registrando un totale di 46.728 casi confermati, superando i livelli pre-pandemia. Sebbene siano presenti variazioni significative all’interno dell’Unione europea/Spazio economico europeo (UE/SEE), gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) rappresentano oltre la metà dei casi segnalati. Contestualmente all’aumento dei casi, emerge una preoccupante attenzione alla resistenza antimicrobica (AMR) nella gonorrea, come segnalato dall’ECDC. Il Programma europeo di sorveglianza antimicrobica gonococcica evidenzia un aumento della resistenza a due specifici antibiotici, azitromicina e ciprofloxacina, sottolineando l’importanza di una sorveglianza attenta e di robuste strategie di risposta.

I casi di clamidia

Il rapporto relativo alla clamidia rivela una tendenza simile, con un aumento costante dal 2012 al 2019, seguito da una diminuzione nel 2020, presumibilmente influenzata dalla pandemia, e successivamente da un nuovo incremento nel 2021. I tassi di infezione rimangono più elevati tra le giovani donne eterosessuali adulte. Le disuguaglianze di genere nell’effettuare i test per la clamidia indicano che le giovani donne sono sottoposte a un numero maggiore di test, suggerendo che la clamidia potrebbe essere sotto-diagnosticata negli uomini. L’analisi dell’ECDC sul linfogranuloma venereo (LGV) evidenzia altresì un aumento preoccupante dei casi segnalati.
Questa infezione, causata da Chlamydia trachomatis, presenta sfide particolari a causa delle potenziali complicazioni a lungo termine. Il rapporto sottolinea l’importanza di strategie preventive mirate e di una sorveglianza intensificata per contrastare la diffusione dell’LGV, specialmente considerando la crescente percentuale di casi tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) e sono HIV-negativi. La rilevazione dei casi dovrebbe focalizzarsi su questo gruppo, in particolare tra coloro che sono idonei alla profilassi pre-esposizione all’HIV (PrEP) o ne fanno parte. Inoltre, è probabile che il numero di casi riportati sia sottostimato, poiché molti paesi non dispongono di sistemi di sorveglianza nazionale per l’LGV e la conferma dell’infezione attraverso la diagnostica molecolare non è ampiamente disponibile.

Il report sulla Sifilide

I dati sulla sifilide e sulla sifilide congenita confermano una tendenza in costante aumento, nonostante una temporanea diminuzione nel 2020. Nel 2021, sono stati segnalati 25.270 casi confermati di sifilide in 28 Stati membri dell’UE/SEE, registrando un incremento rispetto al 2020, quando i casi erano diminuiti per la prima volta in 8 anni. Gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) rappresentano il 77% dei casi. Nel 2021, circa un terzo degli MSM affetti da sifilide risultava positivo all’HIV.
Sebbene si sia verificato un calo dei casi tra gli MSM tra il 2020 e il 2021 e un lieve aumento dei casi tra gli eterosessuali maschi, le donne hanno mantenuto tassi costantemente bassi di infezioni da sifilide nel 2021. Per quanto riguarda la sifilide congenita, il numero totale di notifiche in 22 paesi europei che hanno costantemente riportato dati dal 2012 al 2021 ha mostrato un picco nel 2013, seguito da una diminuzione tra il 2014 e il 2017, con un secondo aumento significativo nel 2019. I casi di sifilide congenita sono poi nuovamente diminuiti nel 2020 e nel 2021. Per raggiungere l’obiettivo del 2030 di eliminare la sifilide congenita, è fondamentale affrontare le sfide legate alla sorveglianza, alla diagnosi e al trattamento delle donne incinte.

Le raccomandazioni dell’Ecdc

Complessivamente, i dati evidenziano un momento critico nella lotta contro le MST in Europa. La collaborazione tra le autorità sanitarie pubbliche, gli operatori sanitari e le comunità è di vitale importanza per contrastarne la diffusione e mitigarne l’impatto sugli individui e sui sistemi sanitari pubblici.
L’ECDC quindi raccomanda con urgenza le seguenti azioni:

  1. Rafforzamento urgente delle attività di prevenzione – È essenziale potenziare le attività preventive, concentrandosi su un aumento dei test, l’implementazione di messaggi mirati e l’introduzione di interventi su misura per specifici gruppi a rischio. Le campagne di prevenzione dovrebbero considerare l’utilizzo dei social media e delle app di appuntamenti, oltre agli approcci tradizionali.
  2. Monitoraggio della resistenza antimicrobica – Un monitoraggio accurato della resistenza antimicrobica è fondamentale per definire le strategie di trattamento e affrontare le sfide emergenti nel contesto delle malattie sessualmente trasmissibili.

Queste azioni mirate possono contribuire a rallentare la diffusione delle infezioni e a mitigare le loro conseguenze, richiedendo un impegno congiunto da parte di tutte le parti coinvolte nella gestione e nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli