sabato, Febbraio 15, 2025
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Dott.ssa Giulia Gregorini – Educare alle Passioni

Le scienze dell’educazione, la pedagogia e la psicologia sinergicamente negli anni hanno raggiunto importanti nuove conoscenze. Sono in continua evoluzione e modernizzazione alla ricerca di quel complesso equilibrio tra la tutela dei principi fondamentali e i cambiamenti irrefrenabili che caratterizzano l’era digitale. Tra gli insegnamenti sempre vivi, validi e attuali, emergono incisivamente le fondamenta del “sistema preventivo” di San Giovanni Bosco (1815 – 1888). Al centro del suo metodo c’è il giovane con la sua unicità, da valorizzare, promuovendone la crescita integrale e costruendo una rete di relazioni positive, generando un ambiente in cui gli educandi siano stimolati a riconoscere ed esprimere le proprie potenzialità, maturando competenze relazionali e consapevolezza di Sé, delle risorse e dei limiti, in una cornice spirituale essenziale. I principi psicoeducativi e pedagogici sollecitano l’importanza di educare sin dall’infanzia alle emozioni, all’integrazione, al rispetto delle diversità, al comportamento inclusivo. In queste brevi righe forniremo “pillole” di sensibilizzazione sull’importanza di educare alle Passioni.

Pillole psicoeducative

Il digitale e il consumismo, perni della società occidentale, hanno contribuito inevitabilmente a stravolgere il concetto di “tempo”. Tutto è immediato, a portata di un “click”. Paradossalmente l’istantaneità ha rubato tempo, la sensazione diffusa è che “non ci sia sufficiente tempo”, che “le giornate siano troppo brevi”. Un bambino che nasce in questo periodo storico sarà chiaramente meno allenato al valore della frustrazione, dell’attesa, dell’impegno proficuo per raggiungere un risultato. Ciò, apparentemente può sembrare una semplificazione ma in realtà è uno svantaggio importante: i nuovi bambini rischiano di non sperimentare dimensioni essenziali per l’adattamento e la crescita, come il desiderio, la creatività, la condivisione intima. I desideri materiali tendono ad essere estemporanei, soddisfatti alla rapidità della luce, i bisogni emotivi rischiano invece di essere mistificati, confusi, non riconosciuti. Emotività e razionalità sono fondamentali, richiedono integrazione e promuovono effetti sul comportamento ma è importante distinguere l’emozione dalla passione. La passione implica un tempo più dilatato, l’emozione si ricerca e sperimenta invece nel “qui ed ora”. La passione educa al necessario “prolungamento del tempo”.

Pozioni di passione

È importante educare alle Passioni sin dalla prima infanzia.

Alcuni accorgimenti utili a tal fine sono:

  • Fornire l’esempio: anche i genitori devono imparare a recuperare lo spazio per le passioni. Spesso intrappolati in quotidianità anestetizzanti ci si dimentica dell’essenziale. Il senso del dovere e del piacere è importante che siano compresenti e bilanciati.
  • Rispettare le inclinazioni dei figli: i bambini sono “naturalmente” predisposti alle passioni ma necessitano di essere sostenuti e incoraggiati. È importante che i genitori non proiettino se stessi sui bambini, ma che lascino spazio all’emergere della loro soggettività.
  • Favorire l’esplorazione della realtà da parte del bambino senza sovraccaricarlo di attività.
  • Rispettare i tempi di sviluppo: ogni bambino ha un percorso evolutivo soggettivo e per coltivare le passioni non esiste un’età universale.
  • Non intrappolare le passioni nella performance: una passione non deve essere necessariamente finalizzata, produrre dei risultati, soddisfare delle aspettative. I bambini sono bombardati di ideali poco funzionali di competizione, efficienza e rapidità. Sempre più spesso soffrono di “ansia da prestazione”. È fondamentale che le passioni siano vissute lontano da logiche alienanti e favoriscano la libera espressione del bambino.

 

“ L’educazione non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco. (W.B. Yeats)”  

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A cura della Dott.ssa Giulia Gregorini

Psicologa – Psicoterapeuta

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