giovedì, Febbraio 13, 2025
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Perché hai difficoltà a dire di no? Come funziona la comunicazione assertiva

Articolo a cura della Dott.ssa Alice Iacone, Psicologa e Sessuologa

Immagina: Sono le 8 di sera, hai lavorato o studiato tutto il giorno e la tua cara amica ti chiede di vedervi perché ha (di nuovo) litigato con il suo compagno, vorresti solo tornare a casa e rilassarti un po’ ma alla fine accetti perché hai difficoltà a dirle di no. O ancora: Giulia, la tua collega, fa una battuta infelice su di te, e tu invece di dirle il tuo punto di vista resti in silenzio infastidita.
Se queste situazioni ti suonano familiari, potresti essere una persona poco assertiva.

Ma cos’è l’assertività?

È la capacità di esprimere i propri bisogni, pensieri, opinioni, sentimenti in modo chiaro ed esplicito senza guastare i propri rapporti con gli altri. Insomma: un super potere che ti permetterà di gestire meglio molte situazioni che si traducono in fonti di stress.

L’assertività è basata sul rispetto reciproco, è uno stile comunicativo efficace e diplomatico. È un punto di equilibrio prezioso che si posiziona tra i comportamenti passivi, dove i nostri bisogni restano inespressi per timori, ansie o sensi di colpa, e i comportamenti aggressivi, dove i nostri desideri vengono imposti agli altri senza considerazioni. È l’arte di comunicare con chiarezza e rispetto, senza sacrificare la propria autenticità né calpestare gli altri, dove impariamo a esprimere i nostri bisogni con efficacia ed empatia, raggiungendo i nostri obiettivi senza generare inutili e dispendiosi conflitti.

Alla base ci sono consapevolezze importanti sulle quali porre l’accento: i tuoi bisogni sono importanti! Ascoltarli, dargli valore e perseguirli è la chiave per raggiungere il benessere psicologico.
Questo insieme a tutte le conseguenze che ne seguono come il fatto che dire di no è un tuo diritto, che puoi fare errori, che puoi avere bisogni diversi dalle altre persone, che puoi cambiare idea e che puoi essere te stesso anche se a volte sei diverso dalle aspettative che gli altri hanno su di te.

Come imparare a dire di “no” quando non vogliamo fare qualcosa? Esempi pratici

Ci sono quattro punti principali da tenere a mente quando si vuole potenziare questo aspetto:

Esprimi in maniera oggettiva i fatti.
Descrivi esattamente quello che è successo senza inserire valutazioni personali o dei giudizi. Evita di generalizzare con frasi tipo “sei sempre il solito”, ma descrivi, sul qui ed ora, la situazione che ti ha dato fastidio.

Esprimi le emozioni che questo fatto sprigiona in te.
Le emozioni sono la nostra bussola interna: ci danno informazioni sul nostro stato, sul livello del nostro benessere e ci consentono di prendere decisioni. Per esempio, senza paura non ci fermeremmo al semaforo rosso, senza rabbia non ci difenderemmo dalle ingiustizie e dalle offese, senza tristezza non riusciremmo a elaborare i lutti e le perdite.

Esprimi le necessità e i bisogni che non vengono soddisfatti.
Quello che c’è alla base del nostro sentire è sempre un bisogno. Di conseguenza, tutto ciò che facciamo o diciamo è finalizzato a soddisfarli. Quando proviamo una determinata emozione, è importante riflettere e comunicare quali bisogni sono stati raggiunti o compromessi.

Esprimi una richiesta chiara, negoziabile e realizzabile.
Descrivi qualcosa di pratico, per esempio: “Nessuno mi aiuta mai” diventa “Mario, potresti lavare i piatti? Mi sento stanca e ho bisogno di riposare un po’.” Oppure: “Stai sempre con il cellulare in mano, mi devi ascoltare” diventa “Il fatto che tu stia al cellulare mentre parliamo mi fa arrabbiare perché per me è importante parlare di questo argomento adesso. Puoi metterlo via o preferisci che parliamo più tardi?”.

Puoi usare questo modello per avere uno schema su come impostare questo tipo di comunicazione efficace:
“Quando vedo/sento/ascolto _______, io mi sento _____, perché ho bisogno di ______. Saresti disposto a/ti andrebbe di/potresti ______?”

Ora potresti essere un po’ confusa e trovare difficile mettere in pratica questi consigli, ma è normale, come ogni volta che si impara una cosa nuova. Però entrare in questo tipo di ottica è possibile anche se necessita tempo e di un allenamento graduale.

Le ricerche attuali confermano che l’adozione di un approccio assertivo porta a vantaggi tangibili. Nel breve termine si traduce nella soddisfazione di esprimere i propri punti di vista, bisogni e desideri, insieme alla consapevolezza di giocare un ruolo attivo nelle relazioni sociali. Guardando al futuro, si rivela fondamentale nel favorire un senso di autoefficacia, aiutandoti a perseguire con determinazione i tuoi obiettivi.
Inoltre, rende più capaci di tollerare le frustrazioni derivanti dagli incontri con individui dal punto di vista differente, permettendo di costruire relazioni più autentiche ed equilibrate.

In sintesi, l’assertività non solo ci consente di affermare noi stessi in modo attivo, ma anche di contribuire attivamente al nostro benessere psicologico.

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