Malattie cardiovascolari nei bambini: come prevenirle fin dall’infanzia
Le malattie cardiovascolari iniziano a manifestarsi già in età pediatrica, rendendo fondamentale intervenire precocemente per prevenirle. La Società Italiana di Pediatria (Sip) ha lanciato un importante allarme durante il suo congresso nazionale a Firenze, sottolineando l’importanza di individuare i fattori di rischio sin dall’infanzia. “A partire dagli 8-10 anni, nei bambini con fattori di rischio, come obesità o predisposizione familiare, è importante monitorare il profilo lipidico attraverso gli screening per le dislipidemie, che misurano i livelli di colesterolo e trigliceridi, entrambi fattori di rischio per malattie cardiovascolari”, spiegano gli esperti Sip, proponendo 5 consigli per proteggere la salute cardiovascolare nei più piccoli.
Consigli per prevenire le malattie cardiovascolari in età pediatrica
La prevenzione delle malattie cardiovascolari parte da un’attenzione costante verso i comportamenti quotidiani e il monitoraggio della salute dei bambini. Ecco i principali consigli offerti dagli esperti Sip:
- Evitare il sovrappeso: incoraggiare uno stile di vita sano, con un’alimentazione bilanciata e attività fisica regolare, limitando anche l’esposizione al fumo passivo.
- Controllare la pressione arteriosa: già a partire dai 5 anni, inserire la misurazione della pressione nei bilanci di salute del pediatra.
- Esami approfonditi per chi è a rischio: in caso di sovrappeso o ipertensione, approfondire con test specifici.
- Valutare la storia familiare: raccogliere un’anamnesi accurata per identificare familiarità con patologie cardiovascolari o metaboliche.
- Screening lipidici precoci: dagli 8-10 anni, introdurre test per colesterolo e trigliceridi nei bambini con fattori di rischio.
‘Prime alterazioni vascolari già evidenti nei bambini’
I principali fattori di rischio cardiovascolare, come ipertensione arteriosa, dislipidemie e diabete, iniziano a presentarsi già durante l’infanzia. “Fortunatamente gli eventi cardiovascolari si manifestano clinicamente quasi esclusivamente nell’età adulta. Tuttavia, le prime alterazioni vascolari, le strie lipidiche, sono già evidenti nei vasi di molti soggetti nella prima decade di vita e molti fattori di rischio, quali ipertensione e dislipidemie, se ricercati, sono già presenti in un numero non trascurabile di bambini e ragazzi”, spiega Marco Giussani, segretario del Gruppo di studio Sip dell’Ipertensione arteriosa e del rischio cardiovascolare. Gli studi evidenziano che l’ipertensione colpisce il 4-5% dei bambini, arrivando al 20-25% nei casi di obesità.
Quando è necessario preoccuparsi per la salute cardiaca dei bambini?
Alcune condizioni cardiache, come il “soffio innocente”, non destano particolare preoccupazione e tendono a risolversi con la crescita. “In alcuni casi, il cuore del bambino può presentare condizioni come il ‘soffio innocente’, che non richiedono interventi e si risolvono con l’età. Tuttavia, situazioni di dubbio vanno indirizzate a un centro cardiologico pediatrico per escludere problemi gravi”, spiega Gianni Bona, della Clinica Pediatrica dell’Università del Piemonte Orientale.
Sovrappeso nei bambini: un problema sempre più diffuso
Il sovrappeso è uno dei principali problemi di salute pubblica, tanto da essere definito una vera “pandemia metabolica”. “Un bambino con un peso eccessivo è già un problema, poiché non di rado la sua condizione resterà invariata anche dopo l’adolescenza. In alcune regioni d’Italia, circa il 40% della popolazione tra gli 8 e i 10 anni è in sovrappeso. E questo deve creare preoccupazione”, avverte Bona. Se non trattate, condizioni come ipertensione e dislipidemie si protraggono dall’infanzia all’età adulta, aumentando il rischio di patologie cardiovascolari. “La prevenzione deve puntare a individuare precocemente nei singoli bambini i principali fattori di rischio cardiovascolare per trattarli con un intervento personalizzato che, nella maggior parte dei casi, sarà solo dietetico-comportamentale”, aggiunge Giussani.
Screening cardiovascolari: come e quando iniziarli
Secondo la Sip, il monitoraggio della pressione arteriosa dovrebbe iniziare già a partire dai 5 anni, con controlli annuali. “A partire dai 5 anni, è consigliabile misurare annualmente la pressione arteriosa a tutti i bambini. Se i parametri di pressione, peso, altezza e Bmi sono normali, non è necessario uno screening cardiaco specifico. In caso di sovrappeso o ipertensione, invece, sono raccomandati esami più approfonditi, come un’ecocardiografia e test ematici (glicemia, colesterolo, trigliceridi)”, sottolinea la Sip. Anche nei bambini normopeso, ma con una predisposizione familiare, è essenziale eseguire gli stessi test. “La familiarità può raddoppiare il rischio di malattie cardiovascolari, per cui è essenziale condurre un’anamnesi familiare aggiornata, includendo anche i parenti di secondo grado”, conclude Bona.