venerdì, Novembre 14, 2025
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La nicotina in gravidanza riduce la crescita fetale e aumenta la mortalità

L’uso di nicotina durante la gravidanza da parte di una donna può causare effetti negativi significativi sulla crescita del feto e aumentare la mortalità infantile. Questo è quanto emerge da una serie di studi sperimentali condotti su animali dal Centro di ricerca sul cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini, in collaborazione con il National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS) degli Stati Uniti.

Quali sono gli effetti sulla crescita e mortalità giovanile?

Gli studi, che hanno coinvolto topi e ratti, hanno esaminato in dettaglio gli effetti dell’esposizione alla nicotina sin dalla vita prenatale, ossia durante la gravidanza, proseguendo fino a tredici settimane dopo lo svezzamento, un periodo equivalente a circa 20 anni di età umana. Le dosi di nicotina somministrate sono state calibrate per simulare l’assunzione di una sigaretta al giorno, ma sono stati anche testati dosaggi più elevati, arrivando fino a un massimo di 90 sigarette, al fine di osservare gli effetti di esposizioni a diverse intensità.

Uno dei risultati più significativi è stato l’aumento della mortalità tra i cuccioli di ratto, che si è verificato anche con dosi medio-basse di nicotina. Questo fenomeno potrebbe essere attribuito all’inibizione del normale sviluppo del sistema nervoso, in particolare al sistema neurale colinergico, che svolge un ruolo fondamentale nei processi di crescita e sviluppo cerebrale. L’esposizione prenatale alla nicotina potrebbe interferire con la formazione e la maturazione di neuroni e connessioni sinaptiche, siti di contatto funzionale tra due neuroni, compromettendo in modo significativo la salute e lo sviluppo dei cuccioli.

Preoccupazioni per la salute pubblica

Gli studi condotti hanno messo in evidenza effetti preoccupanti della nicotina anche a basse dosi, indicando che l’esposizione a questa sostanza durante la gravidanza può avere conseguenze significative sulla salute del feto e aumentare la mortalità infantile.

Daniele Mandrioli, direttore del Centro di ricerca sul cancro Cesare Maltoni, ha evidenziato la necessità di indagini più approfondite sui potenziali effetti tossici e cancerogeni a lungo termine della nicotina. Ha sottolineato come gli effetti osservati, gravi anche a dosi relativamente basse, rappresentino un motivo di seria preoccupazione. Mandrioli ha inoltre messo in luce l’urgenza di valutare i rischi per la salute legati alla crescente diffusione di prodotti contenenti nicotina, tra cui sigarette elettroniche e dispositivi per il fumo, che stanno diventando sempre più popolari e ampiamente utilizzati.

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