La gestione del dolore nei neonati prematuri rappresenta una sfida significativa nelle unità di terapia intensiva neonatale (TIN). Nonostante i progressi nelle cure neonatali, molti di questi piccoli pazienti continuano a subire procedure dolorose senza un’adeguata analgesia.
Frequenza delle procedure dolorose
Uno studio condotto su 3.686 neonati, nati tra la 22ª e la 31ª settimana di gestazione nel periodo 2020-2024, ha evidenziato che il 90% dei neonati estremamente pretermine è stato sottoposto a procedure dolorose. In particolare, i neonati nati tra la 22ª e la 23ª settimana hanno affrontato procedure dolorose quasi quotidianamente durante il primo mese di vita.
Le TIN richiedono interventi come ventilazione meccanica, alimentazione tramite sondino, inserimento di cateteri vascolari e procedure chirurgiche. Queste pratiche, sebbene essenziali per la sopravvivenza, comportano dolore e stress per il neonato.
Percezione e trattamento del dolore
Nonostante l’elevata frequenza di procedure dolorose, solo il 45% dei neonati è stato riconosciuto dagli operatori sanitari come sofferente. Inoltre, i neonati più prematuri, pur essendo i più esposti al dolore, hanno ricevuto meno frequentemente trattamenti analgesici come la morfina. Questo indica una possibile inadeguatezza nella gestione del dolore in questa popolazione vulnerabile.