Ansia da prestazione da sport per i giovani, come gestirla?
Essere genitori di un giovane atleta può essere impegnativo e sottoporre a diversi fattori di stress, per cui è necessario mettere in atto buone strategie di contenimento. Lo sport dovrebbe essere uno spazio di crescita e di confronto per i figli, non di paura e di giudizio. Ricerche realizzate nelle scuole invece lasciano emergere spesso il contrario: i ragazzi parlano di blocchi emotivi, mal di testa, mal di pancia, tachicardia, tremori, nodi alla gola, perché sperimentano alti livelli di ansia e di stress legati ai risultati sportivi. La pratica dello sport, in particolar modo a livello agonistico, prevede delle rinunce, che sviluppino un forte senso del dovere e si allenino per molte ore al giorno, spesso trascurando altre attività tipiche della loro età, portandoli a dover studiare anche di sera o di notte.
Qualche consiglio utile dagli esperti
I ragazzi dovrebbero vivere lo sport come divertimento, come luogo in cui socializzare e scaricare le proprie tensioni psico-fisiche, ma troppo spesso ciò non accade. Molti di loro portano dentro la fatica emotiva di gestire il peso della competizione e quello di non deludere il genitore. Vediamo qualche piccolo consiglio per gestire l’ansia dei vostri figli:
- Non scegliete lo sport al posto di vostro figlio. Coinvolgetelo, chiedetegli cosa gli piacerebbe fare e prendete insieme a lui la decisione.
- Vostro figlio ha bisogno di sentirsi amato e apprezzato per quello che è, a prescindere dalla qualità dei risultati e delle prestazioni che porta.
- Non sottovalutate e non sminuite mai il vissuto emotivo che il ragazzo può portare in seguito a una partita persa oppure ad una gara andata male. A voi potrà sembrare banale, ma in quel momento ha solo bisogno di voi, della vostra considerazione e del vostro supporto.
- Ricordatevi sempre che le parole sono preziose e sono importanti nel sostenere e accompagnare ogni piccolo traguardo di vostro figlio (“Hai visto, ce l’hai fatta!”).
- Evitate di fare confronti e paragoni con i compagni di squadra. In questo modo, aumenterà solo il suo senso di inferiorità e di inadeguatezza, portandolo a pensare che preferiate i figli degli altri a lui.
- Evitate di ferire vostro figlio attraverso continui commenti negativi e critiche sulla sua prestazione.
- Non fategli sentire le vostre aspettative, anche se non le verbalizzate loro percepiscono la vostra pressione.
- Evitate di lodare sempre e fare complimenti esagerati (“Sei il mio forte di tutti”, “Senza di te non avrebbero mai vinto”), perché possono creare nel ragazzo pressioni eccessive, per paura di deludere le vostre aspettative e di non essere all’altezza.
Lo sport fatto in maniera sana ed equilibrata permette di mantenere un benessere psicofisico e di apprendere valori importanti per la propria crescita personale. Talvolta ai ragazzi vengono proposti modelli non raggiungibili esponendoli, in tal modo, a delusioni e umiliazioni che portano con sé insicurezza, disturbi depressivi e disturbi d’ansia che possono anche essere somatizzati sul corpo. Il benessere di un bambino o di un ragazzo non può e non deve dipendere dalle sue prestazioni.