sabato, Febbraio 15, 2025
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5 attività che possono svolgere gli ottici e 5 buone abitudini consigliate per promuovere la salute

“Salute per tutti” nella Giornata mondiale della salute

Il 7 aprile 2023 ricorre la Giornata mondiale della salute. L’Organizzazione mondiale della sanità celebra il suo 75esimo anniversario. Con lo slogan “Salute per tutti”, ricorda i risultati che, nell’insieme del sistema della sanità, hanno contribuito a migliorare la qualità della vita di molte persone. Al tempo stesso, con la ricorrenza del 7 aprile, OMS vuole motivare nuove azioni per affrontare le sfide, di oggi e di domani e permettere a una sempre maggiore platea di uomini e donne di stare bene. In una prospettiva di prevenzione, per creare le condizioni che aiutano a stare bene, è importante a pensare “un concorso di contributi, compresi quelli di ottici e optometristi, che, talvolta non è ricordato, fanno parte del Sistema Sanitario Nazionale”, osserva Anto Rossetti, docente di optometria, lenti oftalmiche, contattologia presso Istituto Zaccagnini, scuola per Ottici e Optometristi e l’Istituto Flora di Pordenone.

I consigli agli ottici

Per questo motivo i docenti di Istituto Zaccagnini hanno voluto comunicare in che modo ottici e optometristi possono svolgere un ruolo, nella salute degli occhi e nella protezione della vista:
1. Ottici e optometristi hanno strumenti e competenze in grado di evidenziare in modo precoce malattie anche gravi, come per esempio il cheratocono, contribuendo a una diagnosi tempestiva, in sinergia con la professione medica degli oculisti.
2. Ottici e optometristi possono, quando misurano la vista, accorgersi di anomalie da segnalare all’attenzione medica in merito alla salute degli occhi, ma anche alla salute tout court (per esempio in caso di diabete, ipertensione o patologie neurologiche).
3. Ottici e optometristi personalizzano i dispositivi di correzione della vista, occhiali e lenti a contatto, in modo da adattarli al difetto e alle esigenze del singolo, ottimizzando il recupero delle funzionalità visive e, grazie alla scelta adeguata della correzione, evitare effetti indesiderati come i rischi di caduta o la guida in condizioni inadeguate. In alcuni casi, il giusto occhiale e/o la giusta lente a contatto controllano il progredire di un’anomalia visiva oltre a risolvere un difetto visivo.
4. Ottici e optometristi possono fare informazione verso fasce specifiche di popolazione, come per esempio gli anziani, orientandoli sul valore preventivo di controlli periodici.
5. Ottici e optometristi possono intervenire anche per migliorare le abilità visive delle persone con esercizi di visual training.

Cosa si può fare per proteggersi?

Al tempo stesso, che cosa possono fare i singoli per proteggersi e per assicurarsi una salute duratura nel tempo, per quanto riguarda la vista? Alcuni consigli per tutti:
1. Occhiali e lenti non sono tutti uguali. Chiedere consiglio a un ottico permette di avere la migliore soluzione per il proprio difetto visivo, anche in relazione allo stile di vita (sedentario, sportivo, eccetera), all’estetica ma anche all’antropometria del volto (per gli occhiali) o alla fisiologia del proprio occhio (per le lenti a contatto) e in genere per le proprie necessità visive.
2. Non dimenticare buone abitudini come l’igiene delle lenti a contatto, la protezione adeguata dai raggi solari invisibili (che accelerano fenomeni d’invecchiamento dell’occhio), le strategie per una buona idratazione degli occhi o un ponderato uso degli schermi (per questi ultimi, fare attenzione in modo particolare alle particolari condizioni di osservazione degli schermi dei bambini).
3. Eseguire controlli periodici della vista, in modo particolare nei bambini e negli adolescenti e sopra i 60 anni.
4. Eseguire controlli periodici della vista, soprattutto nelle persone che hanno un parente stretto con patologie/disturbi come miopia elevata o progressiva.
5. Praticare uno stile di vita sano nelle abitudini alimentari e nell’equilibrio tra attività al chiuso e attività all’aperto, esercitando l’occhio a guardare vicino e lontano, interrompendo ogni 20’ circa l’osservazione continua da vicino.

 

Per informazioni al pubblico:
Istituto Zaccagnini

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