Il naso concorre a donare proporzione e armonia all’intero viso, incidendo sull’espressione complessiva che caratterizza ognuno di noi. In alcuni casi, però, quella gobbetta sul dorso o quella punta troppo all’ingiù non ci soddisfano.
Con l’aiuto del Dott. Marco Ghiglione, specialista in Chirurgia plastica, scopriamo quali sono gli interventi chirurgici che aiutano a migliorare l’aspetto del nostro naso.
L’intervento eletto in questo caso è la rinosettoplastica.
Rinosettoplastica: in cosa consiste?
La rinosettoplastica ha l’obiettivo di migliorare l’aspetto estetico del naso e minimizzare o eliminare eventuali difetti che provocano difficoltà respiratorie. Si tratta, dunque, di un intervento che può avere duplice valenza, funzionale e non.
Questo tipo di intervento può interessare ogni tipologia di paziente, indipendentemente dal sesso o dall’età, ma generalmente pare essere richiesto in particolar modo da giovani donne o da donne mature che, con il trascorrere del tempo, hanno visto modificarsi il volto. Il primo colloquio medico-paziente rappresenta un momento cruciale: lo specialista è chiamato a comprendere precisamente le aspettative del paziente, per capire se è possibile soddisfarle.
“Oggi, rispetto ad un tempo, lo specialista che si impegna in questo tipo di intervento tiene in considerazione non solo il dettaglio del naso, ma l’aspetto del viso nel suo complesso. Il chirurgo – sottolinea il Dott. Ghiglione – deve sempre adattare l’intervento chirurgico al viso della persona. L’obiettivo, infatti, deve essere rendere un viso armonioso, e non solamente restituire un naso più bello e funzionale”. Insomma, un buon intervento sa rispettare le proporzioni tra le unità estetiche e quelle funzionali (occhi, naso, bocca) di ogni soggetto.
Dall’intervento al post-operatorio
La rinosettoplastica, spiega Ghiglione, è tra gli interventi del settore meno dolorosi. Solitamente eseguita in anestesia generale, tranne nei rari casi in cui risulta sufficiente un rimodellamento cartilagineo della punta, che si può svolgere con l’ausilio della sola anestesia locale, prevede un decorso post-operatorio abbastanza rapido. Nelle ore post-chirurgiche alcuni pazienti possono accusare mal di testa, un dolore controllabile con un comune analgesico, a quel che può infastidire di più è la comparsa nella maggior parte dei casi di ematomi sulle palpebre, che si risolvono in circa una settimana.
Per riprendere a praticare sport o per eseguire particolari attività a contatto con fonti di calore (ad esempio, sauna e bagno turco) è consigliato attendere almeno una ventina di giorni.