Insieme al Dott. Giuseppe Moratti, Otorinolaringoiatra, nelle scorse settimane abbiamo percorso un viaggio attraverso le principali patologie e i più diffusi problemi respiratori.
Dopo avere visto come si svolge la visita preliminare e aver scoperto quali sono gli esami di primo e secondo livelli utili alla specialista per valutare nel complesso i singoli disturbi, oggi introduciamo i trattamenti e parliamo di rinosettoplastica funzionale estetica.
Quando rivolgersi allo specialista?
Un soggetto che respira con difficoltà a causa di patologie rinitiche non vive bene la sua quotidianità, è dunque difficile per un paziente rimandare a lungo un controllo specialistico. “I sintomi delle allergie, ad esempio, sono assolutamente fastidiosi; chi soffre di una deviazione del setto nasale, invece, potenzialmente potrebbe vivere anche senza intervenire, ma deve fare i conti con difficoltà respiratorie tali da influire anche sul riposo notturno facilitando il russamento che, ricordiamolo, di per sé non rappresenta una patologia ma può risultare fastidioso e invalidante”. Le riniti sono trattate attraverso terapia medica, mentre per le poliposi nasali si prevede una terapia chirurgica in quanto i polipi nel tempo aumentano di volume, è necessaria dunque la loro rimozione e l’apertura dei seni paranasali per eliminare l’infiammazione attraverso un intervento in video endoscopia.
In ogni caso il post-intervento è meno fastidioso di quanto si potrebbe pensare. Da un punto di vista sociale il paziente può riprendere immediatamente una vita praticamente normale, ad eccezione delle attività sportive. Generalmente è possibile tornare alla vita consueta nel giro di 10 o 15 giorni.
L’approccio chirurgico: la rinosettoplastica
La deviazione del setto, accompagnata da una ipertrofia dei turbinati inferiori, è tra le cause più diffuse di difficoltà respiratorie. “In questi casi – spiega il Dott. Moratti – è possibile trattare la difficoltà respiratoria nasale innanzitutto attraverso terapia medica basata su spray nasali, in particolar modo cortisonici. In alcuni casi, invece, entra in gioco la terapia chirurgica”.
La rinosettoplastica è il gold standard per risolvere i problemi respiratori nasali. L’intervento avviene in anestesia generale e ha una durata che varia dai 30 ai 50 minuti. Al termine dell’intervento vengono posizionati due tamponi o due lamine nel naso, per evitare sinechie o sanguinamenti post-intervento. Moratti precisa: “Per i pazienti che rifiutano l’anestesia generale, se la patologia principale è l’ipertrofia dei turbinati, si può valutare di eseguire una rinoplastica in anestesia locale da contatto, in cui si esegue una plastica con riduzione del volume dei turbinati”.
Va ricordato che l’otorinolaringoiatra cura sia la parte funzionale, sia la parte estetica del naso. L’intervento di rinosettoplastica può dunque essere svolto per correggere problemi funzionali e quindi eliminare difficoltà respiratorie o per correggere dei dismorfismi puramente estetici, che finiscono per coinvolgere anche la sfera psicologica del paziente.
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