sabato, Aprile 19, 2025
spot_img

Ernia del disco cervicale, il Dott. Mattia Bruzzo spiega sintomi e trattamento

Il comune dolore che riguarda la zona dietro al collo e alle spalle, di cui molti soffrono  piuttosto frequentemente, può essere causato da una condizione precisa definita “ernia del disco cervicale”. Ne parliamo con il Dott. Mattia Bruzzo, Specialista in Neurochirurgia Spinale.

Cos’è l’ernia del disco cervicale?

“L’ernia del disco cervicale è un’evenienza particolare perché va a comprimere non solo le radici cervicali, ma anche il midollo spinale. In quel punto, infatti, il midollo è appena partito dal sistema nervoso centrale; è per questo che quando si avvertono formicolii alle braccia o dolori forti al collo che si irradiano ad un braccio è importante andare ad escludere che vi sia una compressione anche del midollo. La patologia colpisce mediamente più il sesso femminile di quello maschile”.

Qual è la sintomatologia tipica?

“Il paziente può accusare un semplice dolore a collo e braccio oppure una compressione delle radici cervicali con deficit di motilità del braccio (questo è un caso che va trattato chirurgicamente), fino ad arrivare agli stati di necessità con compressione del midollo con sintomi che riguardano le gambe con la cosiddetta ‘spasticità degli arti inferiori’, ovvero una deambulazione scarsamente controllata con delle ‘scosse’ agli arti inferiori”.

Quali esami diagnostici sono necessari?

“Per verificare l’eventuale compressione del midollo, oltre a quella delle radici cervicali, va eseguita in prima istanza una risonanza magnetica accompagnata da una radiografia in flesso estensione del collo. E’ lo specialista a prescrivere l’esame. A dire il vero, alcuni segnali possono essere individuati anche dal medico di base, ma è sempre bene eseguire un esame neurologico completo in caso di sospetta ernia del disco cervicale”.

 Quali sono i fattori di rischio?

“I sovraccarichi della colonna, gli sforzi intensi e talvolta cause post traumatiche acute. Tuttavia la causa va ricercata più frequentemente nella degenerazione della colonna vertebrale, una condizione legata al naturale invecchiamento dell’individuo oppure a sforzi ripetuti legati ad una postura scorretta nell’ambito di un lavoro usurante”.

Lo smartworking, sempre più diffuso da dopo la pandemia, può incidere?

“Certamente. Le posture sbagliate ‘da cellulare’ o ‘da scrivania’ sono le più frequenti cause di problemi alla cervicale. Tenere il capo chino a lungo porta la forza peso esercitante sul capo a trovare un fulcro errato negli ultimi dischi cervicali, favorendo la fuoriuscita di ernie o la degenerazione del disco vertebrale”.

 Quali trattamenti per l’ernia del disco cervicale?

“L’intervento chirurgico, a meno che non vi siano sintomi sopracitati, rappresenta l’ultima strada da percorrere. Si inizia il trattamento con una terapia antinfiammatoria e antidolorifica per almeno 30 – 45 giorni, fino ad arrivare all’ozonoterapia o alla terapia del dolore. Oggi che abbiamo la possibilità di utilizzare l’endoscopio anche in chirurgia vertebrale, è possibile ricorrere a dei trattamenti intermedi attraverso i quali eseguire un’asportazione selettiva dell’ernia, ma solo se si tratta di un’ernia molle. Una condizione che si può verificare eseguendo una TAC”.

Quando, invece, è necessario operare, come si procede?

“Questo è classicamente un intervento che va ad agire non soltanto sull’ernia ma anche sul disco. Si esegue un approccio anteriore, si sostituisce il disco completamente e si asporta l’ernia dal davanti; al posto del disco si sistema una gabbietta che ha lo scopo di far solidificare tra loro le vertebre. Il giorno successivo all’intervento il paziente già cammina e deve indossare per un mese un collare cervicale. A questo punto, si esegue una radiografia di controllo e se il sistema risulta ben posizionato il paziente può togliere il collare e riprendere la sua normale vita quotidiana, eseguendo della fisioterapia per riprendere la muscolatura che si sarà un po’ atrofizzata dopo un mese di collare”.

E’ possibile prevenire l’insorgenza della patologia?

” L’attività fisica rappresenta, come per tutte le patologie che riguardano la colonna vertebrale, un grande aiuto. In particolare, la ginnastica posturale. Adottare una postura corretta permette di alleggerire il carico sui dischi cervicali, rallentando il processo degenerativo, prima causa di ernia cervicale”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli