sabato, Febbraio 15, 2025
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Rinofiller o rinoplastica liquida: la soluzione che piace ai giovani e anche agli uomini

La cosiddetta “rinoplastica liquida” – meglio nota come rinofiller – è il trattamento che consente di intervenire su piccole imperfezioni del naso senza ricorrere al bisturi, modificando e addolcendo i lineamenti del volto in pochi minuti.

Ne parliamo con il Prof. Sergio Noviello, Chirurgo estetico e Direttore di Milano Estetica.

Risolvi i tuoi problemi con il rinofiller

Il rinofiller consiste nell’iniezione di piccole quantità di filler di acido ialuronico in punti opportunamente individuati a seconda dell’inestetismo che si desidera correggere. Alla radice del naso per attenuare una gobba, sul dorso se il naso è a sella ovvero con una linea che rientra) o sulla punta se si vuole ottenere più definizione, un aumento della proiezione e della sua rotazione della stessa.

«Oggi che abbiamo approfondito l’anatomia clinica del distretto – spiega il prof Noviello – e perfezionato la tecnica, i risultati sono ancor più soddisfacenti, mentre gli effetti collaterali assai rari. Ci si è accorti, per esempio, che l’acido ialuronico più indicato per questo tipo di correzione deve essere a bassa igroscopicità, ovvero non deve richiamare acqua. Essa, infatti, era causa del gonfiore che spesso in passato, per la mancanza inoltre di definizione delle caratteristiche del naso, non consentiva di ottenere un risultato che rispondesse alle aspettative dei pazienti. Grazie alla nostra Tecnica BAT (Bloodless Atraumatic Technique), inoltre, è possibile intervenire con precisione chirurgica e con pochissimi effetti indesiderati nel post trattamento».

La BAT è una tecnica nata in funzione chirurgica, ma oggi applicata a tutti i trattamenti di Medicina estetica erogati dalla clinica del Prof. Noviello. «La BAT – spiega infatti lo specialista – consente di intervenire per la correzione di un difetto del viso e/o di cancellare i segni del tempo in modo sicuro e indolore, con una drastica riduzione della possibilità di ecchimosi e gonfiori».

A chi è consigliato?

«Se ben eseguita – continua il Prof. Noviello – la Rinoplastica liquida (o rinofiller) può, nel caso di specifici difetti, essere assimilabile a un intervento chirurgico. Talvolta, ad esempio, essa può essere utilizzata per dare al paziente un’idea di come sarebbe il risultato di un intervento correttivo. In questo modo è possibile evitare il rischio di insoddisfazione del paziente dovuto ad aspettative elevate o alla difficoltà di accettare un cambiamento troppo brusco dell’aspetto del viso. Non dimentichiamo che il naso è un elemento che caratterizza fortemente l’immagine complessiva del viso: la rinoplastica non chirurgica ci consente di modificarlo per gradi».

Ci sono rischi?

«Quando si esegue questa procedura – spiega lo specialista – occorre fare attenzione soprattutto alla delicata e specifica anatomia vascolare del naso, per non incorrere in complicanze serie. È fondamentale, infatti, sottoporsi a una visita approfondita e affidarsi a professionisti con esperienza, che siano in grado di intervenire anche in caso di eventuali complicanze. Come spiegavo poc’anzi, la Tecnica BAT va proprio in questa direzione. Grazie ad un’approfondita conoscenza dell’anatomia, della reologia dei filler e dei punti di injection in base al risultato che si vuole ottenere, essa tenta infatti di ridurre al minimo i rischi».

Perché piace così tanto?

La rinoplastica liquida è uno dei trattamenti più apprezzati degli ultimi anni. «Non solo dalle donne» precisa il Prof. Noviello.

Si tratta, infatti, di una procedura che «ha trovato largo consenso anche fra i pazienti uomini che desiderano ingentilire il proprio profilo in totale discrezione, senza andare incontro all’invasività della chirurgia. Il trattamento, infatti, consente di intervenire sulle piccole imperfezioni del naso, modificando i lineamenti e addolcendo il volto in pochi minuti. Il tutto senza un risultato definitivo, cosa che permette di tornare, se lo si desidera, alla situazione iniziale».

Un trattamento dai risultati sorprendenti e duraturi

Gli studi sul campo hanno evidenziato che i filler in questa zona del volto hanno una resistenza maggiore rispetto alle altre procedure, riuscendo a mantenere un risultato apprezzabile anche fino a 18 mesi.

«Con la diffusione dei social, negli ultimi anni si è abbassata l’età dei pazienti che richiedono il trattamento per vivere con maggior serenità il rapporto con i coetanei e, in generale, con gli altri. Alcune persone, ad esempio, confessano di non ritrarsi più davanti alla macchina fotografica dopo il ritocchino al naso» conclude Sergio Noviello.

Se molti trattamenti di Medicina estetica hanno un’età media più elevata, il Rinofiller non solo è popolare fra i giovanissimi, ma è anche uno dei trattamenti più richiesti dai ventenni. In un mondo sempre più digital, i ragazzi hanno iniziato a condividere foto post trattamento con i loro amici e ad apprezzare il gusto giocoso di pubblicare un selfie. In tal senso il rinofiller – in presenza delle indicazioni necessarie a procedere – piace perché può contribuire alla crescita dell’autostima e alla maggiore sicurezza nei rapporti con gli altri. Oltre a ciò, esso può essere anche un modo per migliorare l’estetica del naso in modo temporaneo, così da riuscire a valutare se sottoporsi un eventuale intervento definitivo più avanti negli anni.

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