Blefaroplastica non chirurgica: indicazioni, post trattamento e vantaggi
Ridonare freschezza allo sguardo intervenendo sulla palpebra superiore e/o inferiore, senza ricorrere al bisturi ma attraverso l’utilizzo dell’elettrobisturi o dell’elettrobisturi a radiofrequenza. Meno spesso viene utilizzata la tecnologia laser, che genera un danno molto superficiale: “L’utilizzo di un laser con scanner frazionato consente di tempi di guarigione estremamente rapidi con danno collaterale minimo e maggior efficacia nella retrazione dei tessuti, per un risultato finale migliore.
Il Dott. Andrea Maria Scarpa, Medico Chirurgo esperto in Medicina Rigenerativa ed Estetica, spiega che la blefaroplastica non chirurgica è indicata nei casi lievi e nei pazienti responsivi.
Parlando della fase post trattamento, lo specialista precisa: “La procedura lascia dei segni. Ci sono pazienti che presentano un blando rossore per due o tre giorni e altri in cui si manifesta un gonfiore che perdura anche per cinque o sei giorni. Questo dipende in gran parte dalla genetica del paziente. Tuttavia esistono delle accortezze che possono aiutare, ad esempio i pazienti che vantano un buono stato di idratazione solitamente vedono comparire un gonfiore minore. Anche dormire con due cuscini dietro alla schiena e applicare del ghiaccio la sera prima di coricarsi sono altri utili espedienti per ridurre il disagio”.