venerdì, Marzo 21, 2025
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Paziente con aneurisma salvato da sanità digitale

Sanità digitale. La digitalizzazione della Cartella Clinica Elettronica (CCE) e il trasferimento digitale delle informazioni tra presidi ospedalieri rappresentano un importante strumento per la tempestiva gestione delle emergenze mediche.
Recentemente, gli specialisti della Chirurgia Vascolare del “Di Venere” di Bari hanno potuto valutare tempestivamente la gravità della situazione di un paziente grazie alla trasmissione digitale delle immagini della Tac mentre era ancora in ambulanza per il trasferimento. Ciò ha permesso loro di preparare la sala operatoria e intervenire con successo su un aneurisma rotto dell’aorta addominale (patologia con una mortalità che va dal 70 al 90%), dimostrando l’efficacia della tecnologia nel salvare vite umane.

L’efficienza della cartella clinica elettronica

La distanza di quasi 60 km tra i due ospedali è stata annullata dalle nuove tecnologie, in particolare dalla CCE, che consente consulenze a distanza in modo rapido ed efficiente. Con un semplice click, è possibile accedere al diario clinico del paziente, agli esami di laboratorio e alle immagini radiografiche, facilitando la condivisione di informazioni cruciali tra i vari reparti e migliorando la qualità dell’assistenza sanitaria.

«Le immagini della Tac eseguita ad Altamura, giunte in tempo reale, tramite il sistema digitale Ris-Pacs – spiega il dott. Pino Natalicchio, direttore di Chirurgia Vascolare del “Di Venere” e direttore del Dipartimento Neuro-vascolare ASL Bari – ci hanno consentito di azzerare i tempi di attesa preoperatori del paziente, in vista della pianificazione della procedura open o endovascolare e guadagnare tempo prezioso per eseguire un intervento delicatissimo. Un caso di scuola, in stretta collaborazione con la Radiodiagnostica del Di Venere diretta dal dott. Michele Tricarico, che rende evidenti i vantaggi nell’organizzazione dei percorsi, delle risorse umane e nella gestione del rischio clinico in situazioni d’emergenza ma anche nell’attività ordinaria. Per discipline – sottolinea Natalicchio – come la chirurgia vascolare, la neurochirurgia e la neurologia, che trattano patologie gravi come aneurismi rotti, traumi, ictus e ischemie ed altre discipline con patologie tempo-dipendenti, è essenziale fare presto: è il tempo a fare la differenza nel salvare vite umane».

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