mercoledì, Marzo 19, 2025
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Diabete, svolta storica: approvata la prima insulina settimanale al mondo

La Commissione Europea ha approvato la prima insulina settimanale al mondo destinata al trattamento del diabete negli adulti. Questa innovazione senza precedenti arriva a centouno anni dalla scoperta dell’insulina e promette di migliorare significativamente la gestione del diabete e la qualità della vita dei pazienti. Sviluppato da Novo Nordisk, il farmaco a base di insulina icodec sarà commercializzato con il nome di Awiqli.

Come funziona la nuova insulina

L’insulina icodec è una nuova insulina basale che può essere somministrata una volta alla settimana anziché quotidianamente. Ciò significa che i pazienti diabetici ridurranno il numero di iniezioni annuali da 365 a sole 52. Grazie alla sua formulazione concentrata, il volume di iniezione è simile a quello dell’insulina glargine U100 utilizzata quotidianamente.

L’insulina icodec si lega all’albumina, formando un deposito circolante con un’emivita di 196 ore (circa 8,1 giorni). Una singola iniezione è studiata per coprire il fabbisogno basale di insulina per un’intera settimana, grazie al rilascio costante del principio attivo. In altre parole, l’insulina icodec fornisce un controllo glicemico stabile senza la necessità di iniezioni giornaliere.

Vantaggi della nuova insulina

I vantaggi dell’insulina settimanale sono significativi. Riducendo il numero di iniezioni da sette a una alla settimana, diminuiscono il numero di aghi utilizzati, il dolore associato e la complessità del trattamento, migliorando la compliance e la qualità della vita dei pazienti. Un controllo glicemico migliorato e un minor rischio di ipoglicemia: le formulazioni settimanali rilasciano l’insulina in modo più costante, minimizzando i picchi e i cali di zucchero nel sangue e riducendo il rischio di ipoglicemia grave. Un controllo glicemico ottimale a lungo termine può abbassare il rischio di complicazioni diabetiche come malattie cardiache, ictus, nefropatia e retinopatia.

La somministrazione settimanale è particolarmente vantaggiosa per i pazienti anziani, spesso affetti da più patologie e sottoposti a molteplici trattamenti farmacologici, nonché per gli operatori sanitari che assistono le persone con diabete ricoverate o residenti in strutture di lunga degenza. Eliminando la necessità di iniezioni giornaliere, l’insulina icodec migliora notevolmente la qualità della vita dei pazienti diabetici.

Un cambio epocale

Attualmente, la terapia insulinica richiede che il paziente si somministri l’insulina almeno una volta al giorno, influenzando non solo la gestione della terapia stessa, ma anche la vita sociale, lavorativa e psicologica della persona e delle loro famiglie. Questo è dovuto alla necessità di monitorare e gestire la malattia quotidianamente, organizzando l’intera giornata in funzione di essa. Il numero di iniezioni può rappresentare un ostacolo significativo per la qualità della vita e l’aderenza alla terapia.

Le statistiche indicano che il 50% delle persone con diabete che necessitano di terapia insulinica ritardano di oltre due anni l’inizio del trattamento, con conseguenze negative sulla gestione della malattia e delle sue complicanze.

Negli studi clinici di fase 3, l’insulina settimanale ha dimostrato di ridurre efficacemente la glicemia, misurata come variazione dell’HbA1c, rispetto all’insulina basale giornaliera, migliorando il controllo glicemico nelle persone con diabete di tipo 2.

Le malattie croniche non trasmissibili sono influenzate dagli stili di vita e dall’ambiente in cui si vive, con un impatto significativo sulla qualità delle relazioni sociali. L’ambiente è considerato un determinante di salute, specialmente quando si parla di cronicità. In questa prospettiva, una terapia che riduce la frequenza delle somministrazioni da giornaliere a settimanali offre una soluzione concreta in termini di sostenibilità ambientale, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 grazie al minor utilizzo di penne per l’insulina.

Le reazioni degli specialisti

Il Prof. Riccardo Candido, Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD), ha affermato: “L’approvazione da parte dell’EMA della nuova insulina a somministrazione settimanale rappresenta una rivoluzione per le persone con diabete in terapia insulinica. La riduzione della frequenza delle iniezioni semplifica il trattamento, migliorando l’aderenza terapeutica e, in ultima analisi, consentendo un migliore controllo glicemico. La frequenza delle iniezioni di insulina è stata a lungo una delle cause principali dell’inerzia terapeutica in diabetologia, spesso dovuta alla riluttanza di professionisti e pazienti a iniziare la terapia insulinica per la complessità del trattamento.

È importante sottolineare che l’insulina a somministrazione settimanale rappresenta la prima grande innovazione farmacologica per le persone con diabete da oltre un secolo, ovvero dalla scoperta dell’insulina stessa. Pertanto, è auspicabile che gli enti regolatori nazionali, a partire dall’AIFA, agiscano rapidamente per garantire la disponibilità di questo nuovo farmaco, che può rendere il percorso di cura con insulina più semplice ed efficace, migliorando la salute e la qualità della vita delle persone con diabete”.

Emilio Augusto Benini, Presidente di FAND-Associazione Italiana Diabetici, ha commentato: “L’approvazione da parte dell’EMA della prima insulina basale settimanale al mondo è per noi una notizia epocale. Al di là del risultato scientifico, esultiamo per il concreto miglioramento della qualità della vita delle persone con diabete. È un risultato importante, il migliore ottenuto dopo la scoperta dell’insulina cento anni fa. Le informazioni ricevute indicano che l’efficacia e la sicurezza del farmaco sono equivalenti a quelle delle insuline basali utilizzate finora, ma con un numero significativamente ridotto di somministrazioni. Questo riduce il sacrificio psicologico, più che fisico, delle persone con diabete nell’aderenza alle prescrizioni terapeutiche. Ridurre il numero di iniezioni significa diminuire l’obbligo di pungersi frequentemente. Ora facciamo appello all’AIFA affinché non frustri il nostro entusiasmo con lunghe attese e dia priorità all’approvazione anche in Italia, permettendo così l’immediata distribuzione dell’insulina basale settimanale”.

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