venerdì, Novembre 7, 2025
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Fare l’amore durante la gravidanza è possibile, ed è normale

Il tema dell’amore in gravidanza – Qui Salute Magazine

Quando si parla di sessualità in una coppia, uno dei temi maggiormente noti è la possibilità di avere una gravidanza grazie all’atto sessuale. In questo articolo invertiamo la rotta e approfondiamo insieme l’impatto che il concepimento ha sulla sessualità. Molte coppie sostengono di non avere rapporti sessuali in gravidanza perché è stato sconsigliato dal medico o dal ginecologo. Nulla di più sbagliato: avere rapporti è normalissimo e non ha nessuna controindicazione nel caso di gravidanza fisiologica. Addirittura, secondo alcuni studi è emerso che nel secondo trimestre vi è un aumento del desiderio sessuale e della frequenza dei rapporti. Nel terzo trimestre invece, vi è una riduzione dei rapporti data sia dallo sbalzo ormonale, sia dal timore di fare del male al bambino. Diverso è invece il caso di una gravidanza a rischio, dove i rapporti sessuali potrebbero influire sull’andamento della gestazione.

Sessualità in puerperio (dopo la gravidanza)

Nella donna, il periodo compreso tra il parto e la ripresa della normale attività ovarica si chiama puerperio. In questa fase ci sono alcuni fattori che possono impattare negativamente il desiderio e il dolore sessuale:

• Fattori biologici (fatica, deprivazione del sonno, modifiche ormonali)

• Fattori contestuali (nuovo ruolo di madre)

• Fattori psicologici (identità materna e paterna)

Il dolore sessuale post-partum

Il dolore durante i rapporti, chiamato dispareunia, nelle donne che hanno partorito è strettamente correlato al tipo di parto: è più frequente nelle donne che hanno subito un’episiotomia o una lacerazione perineale. Questo può portare a vivere la sessualità in modo negativo e a spegnere il desiderio. Ecco perché è opportuno rivolgersi ad uno specialista in sessuologia nel caso in cui la sessualità venga impattata negativamente dalla gravidanza o dal parto. Si possono suggerire nuove tecniche e nuove posizioni, utilizzare dei lubrificanti, e soprattutto si può effettuare un percorso in cui si impara a rispettare il proprio corpo e quello del partner, vivendo il tempo di attesa come una fase di riscoperta di sé come madri e padri, ma anche come persone con una sessualità che ha il bisogno di venire riscoperta e rinnovata.

Articolo a cura della Dott.ssa Greta Scarlino Psicologa e Sessuologa

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