venerdì, Marzo 21, 2025
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La Sclerodermia Sistemica e l’importanza della diagnosi precoce

Il 29 giugno di quest’anno ricorre la tredicesima Giornata mondiale della sclerodermia sistemica, una patologia cronica autoimmune che colpisce i tessuti connettivi e coinvolge la cute e, talvolta, anche alcuni organi e apparati.

Da ben 13 anni, la Federazione delle Associazioni Europee di Sclerodermia – FESCA (Federation of European Scleroderma Associations), celebra la Giornata mondiale della Sclerosi Sistemica, e quest’anno ha realizzato una campagna di sensibilizzazione dal tema “Il tuo sorriso è vulnerabile. Proteggiti per proteggerci”.

Un’iniziativa particolare, che vuole supportare chi ha già una diagnosi di sclerosi sistemica, attraverso il continuo impegno delle 28 associazioni unite nella rete FESCA e distribuite complessivamente in 22 paesi.

I dati

La Sclerosi Sistemica colpisce prevalentemente il sesso femminile (circa l’89% dei casi totali) con un’incidenza stimata tra i 4 e i 20 nuovi casi ogni milione di abitanti ogni anno. Solo in Italia, sarebbero circa 25mila le persone affette da sclerodermia, patologia che generalmente può comparire a qualsiasi età ma è più frequente tra i 30 e i 50 anni, con conseguenze che interessano sia la pelle che organi come polmoni, cuore e reni.

La sclerodermia è una patologia che può influenzare in maniera negativa la qualità della vita quotidiana, in termini sia di benessere complessivo che di sopravvivenza, poiché finisce per influenzare attività come respirare, mangiare e persino sorridere.

La malattia, dunque, può essere molto pericolosa. Considerato che attualmente non esiste una cura, la diagnosi precoce è vitale per scegliere il trattamento più adeguato per i singoli organi interessati.

I sintomi

Qualora si avvertissero sintomi come reflusso, dita gonfie e mani cambiano colore è consigliato chiedere il consulto di un medico.

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