Anche in questo 15 giugno 2022 si celebra la Giornata mondiale del vento, ricorrenza organizzata ogni anno in Italia da ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento) e celebrata a livello globale per sensibilizzare la comunità internazionale circa l’utilizzo delle rinnovabili e dell’eolico.
Il vento è un elemento fondamentale per la vita sulla terra, sia in termini ambientali che per la produzione di energia, esattamente come il sole. Anche in questo caso, però, il nostro organismo da un lato ne trae a sua volta beneficio, dall’altro è bene presti particolare attenzione ad alcuni suoi aspetti che, se sottovalutati, rischiano di creare non pochi problemi. Soprattutto a pelle e occhi. Come è dunque bene comportarsi in questi casi?
Vento VS occhi: alcune accortezze per una “convivenza” tranquilla
Come tutti ben sanno – avendo sicuramente sperimentato almeno una volta nella vita la questione sulla propria pelle – il vento, sia caldo che freddo, può essere veicolo di terra, smog e allergeni. Tutti fattori irritanti per gli occhi. Maggiore è l’intensità del vento, inoltre, più gli occhi perdono la loro naturale idratazione, finendo per diventare temporaneamente più secchi e doloranti, con conseguenti disagio, bruciore e irritazione.
Tra gli accorgimenti che è possibile adottare per aiutare i nostri occhi a non farsi sopraffare dal vento, ne esistono alcuni particolarmente efficaci. Ad esempio:
- Sbattere più spesso le palpebre, per aiutare l’occhio a mantenersi correttamente lubrificato.
- Mantenere il corpo idratato. Sempre, sia d’inverno che d’estate, per la salute globale dell’organismo (e, quindi anche dell’occhio stesso), ma chiaramente con un’attenzione particolare nella stagione calda.
- Utilizzare regolarmente colliri idratanti e decongestionanti, aiuto importante sia nelle giornate ventose che contro gli effetti della luce blu degli schermi e i raggi solari. In questo caso, quelli più indicati sono quelli a base di acido ialuronico, acquistabili senza bisogno prescrizione medica.
- Seguire una dieta sana ed equilibrata. Precisamente un regime alimentare ricco di Omega-3, grandi alleati contro la sindrome dell’occhio secco.
- Scegliere cosmetici di qualità e con un buon INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), dal momento che il vento potrebbe favorire l’ingresso negli occhi di alcuni residui di make-up, quali ombretti in polvere, matite o kajal, causa a loro volta di fastidi e bruciori. Un consiglio che, di fatto, è sempre una buona prassi.
- Usare gli occhiali da sole all’aperto, così da schermare materialmente l’occhio e proteggerlo sia dal sole che dal vento.
- Rilassare gli occhi, proteggendoli con occhiali appositi durante l’utilizzo di device elettronici quali TV, smartphone e tablet, per evitare che siano affaticati e arrossati. Un occhio stanco, infatti, è più a rischio a contatto col vento e i vari agenti atmosferici.
Proteggere la pelle dal vento: alcuni semplici consigli
Esattamente come gli occhi, anche la pelle – se non adeguatamente protetta – può avere dei problemi a contatto col vento. Soprattutto in inverno, con l’azione dell’aria fredda, ma anche nella stagione estiva, dove la sua azione – unitamente a quella del sole – rischia di causare danni anche importanti a quello che è il rivestimento naturale del corpo.
La funzione principale della pelle è quella di proteggere e isolare il corpo dagli agenti climatici e ambientali. Proprio per questo, la sua struttura stratificata – suddivisa in epidermide, derma e ipoderma – risulta composta da cellule che si rinnovano costantemente. La stessa epidermide, la parte più superficiale della pelle, è in grado di reagire all’attacco di fattori esterni come il vento, il quale può provocare secchezza, arrossamenti, screpolature e irritazioni. Ma come possiamo proteggerci al meglio?
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Ecco un breve elenco di consigli che possono esserci utili nella nostra “battaglia” quotidiana con questo particolare elemento:
- Applicare quotidianamente una crema-giorno idratante, possibilmente a base di estratti vegetali o contenente vitamine, glicerolo e allantoina, principi attivi in grado di contrastare la secchezza causata dalle basse temperature. Il vento e l’aria secca tendono, infatti, a disidratare la pelle.
- Utilizzare tutte le sere una crema-notte nutriente, se possibile contenente anche acido ialuronico, in grado di agire durante le ore di riposo per rigenerare efficacemente anche gli strati di pelle più profondi.
- Aumentare l’idratazione del corpo dall’interno, attraverso il consumo di tisane, frullati, centrifugati di frutta (ricchi di vitamine) o tè verde disintossicante. In particolare, prediligere le spremute di agrumi aumenta l’apporto all’organismo di notevoli concentrazioni di vitamina C antiossidante.
- Idratare a fondo la pelle durante la doccia, attraverso massaggi con qualche goccia di olio naturale (di mandorla, di argan, di jojoba o di karité).
- Evitare docce e bagni troppo caldi (oltre i 37 gradi), poiché l’acqua bollente contribuisce a deteriorare il film idrolipidico epidermico, il quale funziona come una barriera protettiva.
- Utilizzare detergenti a composizione neutra, con un pH il più possibile simile a quello dell’epidermide, possibilmente liquidi piuttosto che saponette solide.