Caldo e condizionatori: perchè è importante tenerlo sempre pulito?
L’estate e il caldo sono nel loro pieno e con loro anche la voglia di mantenere accesi i condizionatori. Dopo mesi di inutilizzo è stato fondamentale pulire i filtri. Negli ultimi anni si è reso ancora più importante effettuare una corretta sanificazione dei climatizzatori: è una prassi da non trascurare mai, soprattutto all’interno di un ambiente chiuso come un ufficio, dove è essenziale, oltre che obbligatorio per legge, preservare la salubrità dell’aria respirata.
Senza un’adeguata manutenzione, gli impianti aeraulici e di condizionamento dell’aria sono il veicolo principale della contaminazione dell’aria indoor e della diffusione di inquinanti chimici e microrganismi patogeni nocivi. Per questo le attività di sanificazione, accanto a quelle di pulizia tradizionale, rappresentano l’elemento chiave in grado di garantire la massima qualità dell’aria negli ambienti indoor serviti. Soprattutto durante l’estate, manutenzione, pulizia e disinfezione dei condizionatori sono il primo step da compiere prima di rimettere in funzione l’impianto ed affrontare al meglio la calura estiva.
Quali sono le procedure corrette per sanificare gli impianti di climatizzazione?
La sanificazione dei condizionatori va eseguita per tre motivi principali:
- Assicurare il buon funzionamento dell’impianto ed evitare sprechi energetici nel suo utilizzo;
- Purificare l’aria respirata;
- Ridurre la concentrazione di polveri, agenti inquinanti, batteri ed altri patogeni nell’aria.
Ogni giorno trascorriamo molto tempo in casa e respiriamo inconsapevolmente tutto ciò che si trova nell’aria. Nei casi in cui il ricambio di aria non si possa ottenere mediante l’apertura di porte e finestre, ci sono gli impianti di ventilazione meccanica e di condizionamento dell’aria a garantire un ricircolo continuo di aria fresca e pulita. Il climatizzatore, tramite le tecnologie di cui è dotato, è in grado di emettere aria fresca, ma anche di eliminare microrganismi e sostanze potenzialmente tossiche. Il corretto funzionamento però è assicurato solo se il climatizzatore è mantenuto in condizioni igieniche corrette. Vediamo quindi in che cosa consistono la sanificazione e l’igienizzazione dei condizionatori.
La sanificazione
Il climatizzatore, può diventare facilmente ostaggio di muffe, acari, batteri e microrganismi. Ecco perché sanificare significa eliminare ogni tipo di agenti contaminanti che non sarebbero tolti durante una normale operazione di pulizia quotidiana. La pulizia ordinaria non è mai inutile, ma essendo insufficiente per una rimozione di tutti gli elementi responsabili dell’inquinamento domestico, costituisce una fase preliminare all’intervento più mirato e approfondito della sanificazione. È soltanto in questa seconda fase che, tramite l’impiego di specifici detergenti e prodotti chimici, viene aumentato notevolmente il livello igienico dell’intero impianto di climatizzazione, in ogni superficie dei diversi componenti trattati, così da garantirne un funzionamento corretto che assicuri l’effettiva salubrità dell’aria respirata.
L’igienizzazione
La fase dell’igienizzazione serve invece per rimuovere e neutralizzare tutti i depositi, sia di natura organica che inorganica, che si accumulano all’interno del climatizzatore. L’igienizzazione avviene mediante l’applicazione di adeguati prodotti (solitamente in forma di spray), che agevolano l’eliminazione della sporcizia. Questa operazione permette di migliorare anche l’odore dell’aria, donandole un effetto gradevole ed eliminando quella pesantezza tipica degli ambienti chiusi da tempo o non sufficientemente areati.