Un mix tra vecchio e nuovo: benvenuti a Pescara
Pescara è la città di Gabriele D’Annunzio, è una delle città che pur essendo sul mare non perde il suo fascino e la sua vitalità anche in inverno, è una città che mescola vecchio e nuovo, visitabile tutto l’anno che non viene presa ogni tanto in considerazione solo perchè “troppo” vicina a Napoli e Roma. Il mare Adriatico lì davanti a fare da sfondo, le montagne a pochi passi, i trabocchi, il ponte del Mare, queste sono solo alcune delle attrattive della città abruzzese. Oggi questo mix è evidente in ogni angolo della città ed è anche l’elemento che più la contraddistingue. Pescara vanta una storia millenaria, ma è all’inizio del 1900 che Pescara come la conosciamo nacque, grazie alla fusione dei due comuni di Pescara e Castellamare Adriatica.
Cosa vedere a Pescara
- Ponte del Mare. Il simbolo di Pescara è il Ponte del Mare. E’ stato inaugurato nel 2009 ed è lungo 466 metri tutti percorribili. La sua particolarità è, oltre ad unire le due sponde di Pescara, anche quella di regalare una vista fantastica sul Gran Sasso e sulla Majella, in particolare nei mesi invernali imbiancati dalla neve. Di notte il ponte è illuminato da led colorati che lo rendono ancora più bello alla vista.
- Casa di Gabriele D’Annunzio. Lo scrittore Gabriele D’Annunzio nacque a Pescara e qui trascorse tutta la sua infanzia. Nella casa, oggi adibita a museo, sono conservati foto e cimeli appartenuti allo scrittore oltre ovviamente ai mobili originali e al suo interno vengono spesso organizzate mostre temporanee sia in ricordo di Gabriele D’Annunzio che più in generale relative alla scrittura e alla poesia.
- Trabocchi. Non c’è niente di più bello che osservare il mare dai trabocchi di Pescara. I trabocchi sono le vecchie piattaforme che venivano usate per la pesca: si tratta di strutture in legno con due braccia a cui era attaccata una rete, grazie alla quale venivano catturati branchi di pesci che si spostavano da una zona all’altra della costa. La particolarità di queste strutture, oggi, è che molte sono state trasformate in locali dove mangiare bene senza spendere troppo.
- Piazza della Rinascita. Il centro della vita sociale di Pescara è Piazza della Rinascita, chiamata dai pescaresi Piazza Salotto proprio perché è il luogo dove ci si incontra per incontrare gli amici a fine giornata e prendere un aperitivo. E’ un’isola pedonale a tutte le ore del giorno, Piazza della Rinascita ospita anche l’Elefante, una scultura di Vincentino Michetti.
- Lungomare di Pescara. Il Lungomare di Pescara è famoso per le sue spiagge lunghe e per le tante attrazioni della zona. Si tratta di una striscia molto lunga che va appunto da Pescara e arriva a sud a Francavilla al Mare e al nord a Montesilvano; tutto il lungomare può essere percorso sia in auto che a piedi e in bicicletta, proprio per la presenza di una pista ciclabile che proprio negli ultimi tempi è stata anche allargata e risistemata.
Cosa mangiare a Pescara
Il pranzo a Pescara ha il sapore degli arrosticini. Gli arrosticini non sono dei semplici spiedini cotti alla brace, ma tanti piccoli pezzettini di carne di pecora, finemente tagliati e infilati su uno spiedo, per poi essere cotti sull’apposita Fornacella. E’ il classico cibo da mangiare “al volo”, che non obbligano ad un pranzo lungo o impegnativo e permettono di assaporare lo street food regionale per eccellenza, ben suddiviso nella città ma non sempre buono. La trippa alla pennese è una specialità del territorio pescarese che nasce per sopperire a un periodo di forte povertà, era lo scarto che restava ai macellai dopo la lavorazione delle carni: un piatto povero, impreziosito da un sughetto aromatizzato e speziato. Il brodetto di pesce, un piatto che veniva preparato direttamente sulle navi, con il pesce pescato di giornata. Per rendere il brodo saporito e gustoso si usa un misto fatto di: polpo, rospo, aragostine, gattuccio, triglie, seppioline, cozze, vongole, escludendo invece tutto il pesce azzurro. Come dolce a fine pasto poi, non rimane che assaggiare il Parrozzo: un dessert che viene realizzato con la farina di semolino e ha una base di mandorle, ha una forma semi sferica e viene ricoperto da uno strato di cioccolato fondente.