Secondo il bollettino rilasciato dall’OMS, in Ucraina ci sono più di 200 strutture sanitarie lungo le linee di conflitto.

Putin dichiara guerra all’Ucraina. Bombardamenti su Kiev, Odessa e Charkiv

Come riportato dall’ANSA, i dati finora raccolti sottolineano come la possibilità di offrire assistenza ai malati e ai feriti in Ucraina sia diventata molto difficile. In diverse aree si sta facendo sempre più concreto il rischio di un’interruzione dei servizi sanitari a causa sia di problemi logistici che di probabili danni alle stesse strutture.

Unitamente all’emergenza sanitaria, inoltre, tutti questi problemi creano pesanti ostacoli anche al trattamento e alla cura di soggetti affetti da patologie di diverso genere, tra cui lo stesso Covid.

A causa dei danni alle infrastrutture e dei sempre più frequenti scontri armati mossi dai russi raggiungere le strutture sanitarie sta diventando sempre più difficile. Non mancano, purtroppo, attacchi diretti ai civili e il mancato rispetto delle tregue, imposte per favorire i corridoi umanitari.

È guerra: dentro e fuori di noi

Molte catene di approvvigionamento di farmaci, forniture mediche e altri beni sono state interrotte. La stessa OMS ha segnalato svariati problemi «legati alla scarsità di medicinali salvavita ed essenziali, come ossigeno e insulina, dispositivi di protezione individuale, forniture chirurgiche, anestetici ed emoderivati». A ciò si aggiunge una quanto mai prossima grave carenza di personale sanitario, i cui numeri stanno scendendo in maniera esponenziale sia per questioni di sicurezza che per la difficoltà di spostarsi all’interno del Paese come in quelli limitrofi.