sabato, Febbraio 15, 2025
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“Sono arrivate le mestruazioni”: i 5mila modi per annunciarlo nel Mondo

Niente di più facile di girarci intorno per evitare di andare dritto al punto! Succede anche quando al posto di dire “sono arrivate le mestruazioni”, sentiamo “ho le mie cose”, oppure, guardando all’estero, “sono arrivati i pittori”, oppure specifichiamo di essere nella settimana degli squali o dei mirtilli. INTIMINA, il marchio del benessere intimo femminile, ha sviluppato un’idea per combattere gli eufemismi: mostrare gli eufemismi stessi. Ecco perché ha sviluppato un cortometraggio con una selezione di persone reali da tutto il mondo che incarnano gli eufemismi legati alle mestruazioni, con l’obiettivo di farli diventare i volti di un movimento globale che esorta tutti a chiamare le mestruazioni con il loro nome: mestruazioni. “Deve essere normale palare di mestruazioni, ma con oltre 5.000 eufemismi usati in tutto il mondo, abbiamo ancora molta strada da fare quando si tratta di normalizzare la conversazione. INTIMINA ha creato “End Period Euphemisms” per far luce su questo problema” conclude Dunja Kokotović, Global Brand Manager di INTIMINA, “e compiere passi verso l’eliminazione dello stigma per stimolare un dialogo aperto sulle mestruazioni”.

GLI EFFETTI SOMMERSI DEGLI OLTRE 5MILA EUFEMISMI 

In tutto il mondo ci sono oltre 5mila eufemismi per indicare l’arrivo delle mestruazioni: si passa da “sono arrivati i pittori”, a “la zia Flo è in città”, oppure è “settimana dello squalo”, o “delle fragole”, fino al nostro “ho le mie cose”. Sebbene possano sembrare innocui, l’uso di eufemismi per descrivere le mestruazioni scoraggia la conversazione aperta e conferma lo stigma intorno al ciclo mestruale. Molti degli eufemismi usati in tutto il mondo hanno connotazioni negative che associano le mestruazioni alla vergogna, lasciando generazioni di donne con la sensazione di dover nascondere i loro cicli mestruali ed evitare di discutere della loro salute mestruale.

UN CORTOMETRAGGIO CHE RIPRODUCE QUEI LOGHI COMUNI

Questa selezione di persone da tutto il mondo ha recitato in un cortometraggio in cui ogni eufemismo riferito al ciclo mestruale vede impegnato ciascuno nella propria attività correlata. Il cortometraggio si conclude con una sorta di “chiamata alle armi”, dove il cast ci esorta a chiamare con il proprio nome le mestruazioni: mestruazioni! “Molti di questi eufemismi hanno connotazioni piuttosto negative derivanti dall’ideologia patriarcale che associa le mestruazioni alla vergogna della propria sessualità. L’uso continuato di certi eufemismi” spiega Alessandra BITELLI, Woman Empowering Coach, “fa sì che, ancora oggi, alcune ragazze si sentano in imbarazzo a parlare apertamente delle mestruazioni, inibendo la richiesta di aiuto in caso dell’emergere di qualche difficoltà. In realtà non ci si dovrebbe vergognare nell’usare il termine “mestruazioni” esattamente come non ci si vergona a dire che si ha il raffreddore. Il disagio è puramente culturale e con la cultura può essere superato”.

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