La sincope, o svenimento, è un problema che interessa milioni di persone ogni anno.
In Italia si registrano circa 2 milioni di episodi di sincope all’anno, e quasi 200.000 accessi al pronto soccorso (pari al 2% del totale) sono dovuti a perdite di coscienza improvvise. Seppur più frequente negli anziani, la sincope colpisce anche i giovani: il 30% di chi si reca in ospedale per uno svenimento ha meno di 35 anni.
Uno dei problemi principali è la gestione della diagnosi. Spesso, chi sviene viene sottoposto a una serie di accertamenti inutili, con un grande spreco di risorse sanitarie. In Italia, 1 ospedale su 3 non dispone di un centro specializzato per la sincope, e solo il 30% delle strutture ha ambulatori certificati secondo le linee guida europee.
Cosa succede quando si sviene?
La sincope è una perdita temporanea di coscienza causata da una riduzione dell’afflusso di sangue al cervello. Nella maggior parte dei casi, non è pericolosa e si verifica in risposta a forti emozioni, a una prolungata stazione eretta o al caldo intenso. Prima di svenire, si manifestano sintomi premonitori come capogiri, nausea, pallore, sudorazione intensa e annebbiamento della vista. Tuttavia, in alcuni casi, lo svenimento può essere causato da aritmie cardiache, che lo rendono più rischioso e spesso non preceduto da segnali d’allarme.
La gestione della sincope in Italia
Secondo il censimento 2024 condotto dal Gruppo Italiano Multidisciplinare Sincope (Gimsi) su 158 ospedali:
- Solo il 30% delle strutture ha ambulatori certificati per la gestione della sincope.
- Il 37% dispone di centri non adeguati agli standard europei.
- Le Syncope Unit certificate sono passate da 72 nel 2019 a 48 nel 2024, a causa della carenza di risorse e personale nel Servizio Sanitario Nazionale.
La creazione di unità specializzate in ogni provincia o ASL potrebbe ridurre il numero di diagnosi errate, diminuire i ricoveri non necessari e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Come prevenire uno svenimento?
Gli esperti Gimsi consigliano alcune strategie per ridurre il rischio di sincope:
- Se avverti i primi sintomi, sdraiati immediatamente per favorire il ritorno del sangue al cervello.
- Solleva le gambe a 45 gradi per migliorare la circolazione.
- Stringi i pugni e contrai le braccia fino alla scomparsa dei sintomi.
- Se la vista si annebbia, hai solo pochi secondi per reagire: cerca di metterti in posizione sicura.
- Mantieniti idratato: bevi almeno 2 litri di liquidi al giorno e non eliminare il sale senza indicazioni mediche.
Nonostante le difficoltà nella gestione della sincope, l’Italia resta un riferimento a livello europeo. Tuttavia, il miglioramento delle strutture dedicate è essenziale per garantire diagnosi tempestive e ridurre l’impatto dello svenimento sulla salute pubblica.