La festa della mamma è una ricorrenza laica adottata in alcuni Paesi del mondo per celebrare della figura della madre, la maternità e l’influenza sociale della figura materna.

Proprio a causa della sua diffusione a macchia d’olio – e delle sue origini, differenti in base alla diversa area geografica – non esiste un unico giorno dell’anno in cui tutti gli Stati coinvolti festeggiano la figura della mamma. Si pensi che, secondo le statistiche, in quasi due terzi degli Stati che festeggiano la festa della mamma essa cade nel mese di maggio, mentre un terzo la festeggia a marzo.

Un po’ di storia

Per quel che concerne il caso italiano, tutti sappiamo che questa importante ricorrenza cade ogni anno la seconda domenica di maggio. Anche in questo caso, però, non esiste un’origine univoca per l’inizio delle celebrazioni. Secondo alcune fonti, all’inizio tale ricorrenza cadeva l’otto maggio, mentre secondo altre originariamente sarebbe stata sempre celebrata la seconda domenica di maggio.

Anche in gran parte degli Stati europei – così come negli Stati Uniti, in Giappone, in Australia e in numerosi altri Paesi del mondo – la festa della mamma cade nella seconda domenica di maggio. A San Marino, invece, si festeggia il 15 marzo, mentre in Spagna e Portogallo la prima domenica di maggio. Diverso ancora il caso dei Paesi balcanici, dove le mamme vengono festeggiate l’8 marzo, mentre in molti Paesi arabi la festa cade invece nel giorno dell’equinozio di primavera.

Una ricorrenza che divide ma, al contempo, avvicina. Bella e genuina come l’abbraccio di una mamma. E allora quale giornata migliore della festa della mamma per parlare di salute e prevenzione al femminile?

Prevenzione al femminile

Il cancro al seno è il più diffuso all’interno del panorama femminile. Si stima che, nell’arco di una vita, ne sia colpita circa 1 donna su 8. Grazie alla ricerca e alla prevenzione, però, negli ultimi decenni i tassi di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi sono cresciuti dall’81% all’87%.

Per quel che concerne, invece, i tumori ginecologici, quelli all’endometrio e alla cervice uterina hanno una sopravvivenza in crescita costante, arrivando, rispettivamente, al 77% e al 68%. Il tumore dell’ovaio, invece, essendo difficile da diagnosticare precocemente, presenta un alto tasso di recidiva e di resistenza ai farmaci.

Grazie alla diagnosi precoce, che individua il tumore nelle sue fasi iniziali, è possibile ottenere dei buoni risultati nella cura. La prevenzione è sempre la scelta migliore.