giovedì, Maggio 15, 2025
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Come funziona il nuovo decreto sulle liste d’attesa?

Approvato il decreto per ridurre le liste d’attesa: nuove misure e cambiamenti

Il decreto sulle liste d’attesa si avvicina al traguardo con il primo via libera del Senato. Il testo, varato a inizio giugno, arriva con alcune modifiche significative, in particolare riguardo a controlli e sanzioni contro gli abusi e le inefficienze nella gestione delle liste, che tornano sotto la responsabilità delle Regioni. Tuttavia, il Ministero della Salute potrà intervenire con poteri sostitutivi in caso di ritardi e inadempienze regionali. Ecco le principali misure previste dal provvedimento, che deve essere convertito in legge dal Parlamento entro il 6 agosto.

Visite ed esami garantiti: la norma “Salta Fila”

Una delle principali novità riguarda le visite e gli esami: ambulatori e laboratori saranno aperti anche di sabato e domenica. In caso di ritardi rispetto ai tempi previsti per legge, le Asl potranno ricorrere a professionisti privati operanti in ospedale o a privati convenzionati, facendo “saltare la fila” ai pazienti colpiti dal ritardo. Secondo il Ministro della Salute, la responsabilità di indirizzare il cittadino al privato convenzionato, in caso di necessità, sarà del direttore generale dell’Asl. L’utente pagherà solo il ticket iniziale, se già dovuto, senza sovrattasse.

Pagamento del ticket per chi non si presenta

Il decreto prevede anche misure per evitare che un cittadino prenoti una visita o un esame e poi non si presenti. Chi non va alla visita senza preavviso dovrà comunque pagare il ticket. Inoltre, chi ha un esame o una visita programmato dovrà essere chiamato due giorni prima per confermare la prenotazione. Il decreto include anche un taglio delle tasse sugli straordinari degli operatori sanitari, tassati al 15%. Questo intervento costerà circa 250 milioni di euro, secondo le stime del Ministro.

Piattaforma nazionale per monitorare le liste d’attesa

Sarà possibile monitorare in tempo reale, in tutte le Regioni, i tempi di erogazione delle prestazioni grazie alla Piattaforma nazionale per le liste d’attesa, disposta presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. I direttori generali delle Asl saranno valutati anche in base alle performance registrate. Inoltre, scatterà il divieto di sospendere o chiudere le agende delle prenotazioni, con sanzioni aumentate per chi contravviene. Prevista inoltre una flat tax al 15% sugli straordinari di medici e infermieri, laddove oggi il prelievo fiscale supera il 40%.

Creazione del Cup unico regionale

Le prestazioni disponibili nelle strutture pubbliche e private convenzionate saranno raggruppate in un Cup (Centro prenotazioni) unico regionale o intraregionale. Anche qui vige il divieto per gli ospedali di sospendere o chiudere le agende. Il Cup richiamerà i cittadini per ricordare e confermare la prenotazione. Se una persona non effettua la visita o l’esame prenotato senza preavviso, pagherà comunque il ticket.

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