mercoledì, Marzo 19, 2025
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Continuano le ricerche del Dott. Nicola Ivaldo, medico ligure disperso sul Monviso da sabato scorso

Le ricerche del Dott. Nicola Ivaldo, il medico chirurgo di 64 anni disperso nell’area del Monviso, sono ancora senza esito. Ivaldo, esperto alpinista e escursionista, è scomparso da sabato scorso, e da lunedì sera sono in corso complesse operazioni di ricerca condotte dai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese.

Chi è Nicola Ivaldo, chirurgo ortopedico ed esperto alpinista

Nicola Ivaldo, laureato in medicina e chirurgia all’Università di Genova, è un chirurgo ortopedico specializzato negli interventi alla spalla e al gomito. Nel corso della sua carriera ha lavorato presso l’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure e ha collaborato con importanti centri medici ad Acqui Terme, Milano e Albenga. Dal 2019, è responsabile dell’Unità di Chirurgia della Spalla e del Gomito presso la casa di cura Habilita Villa Igea di Acqui Terme.

Oltre alla sua attività professionale, Ivaldo è anche un alpinista esperto. Sabato scorso, ha lasciato la sua auto nei pressi della diga di Pontechianale, in Valle Varaita, prima di intraprendere una escursione. Le ricerche dell’uomo, che avrebbe dovuto percorrere un sentiero verso il rifugio Vallanta, proseguono senza sosta.

Le operazioni di ricerca nella zona del Monviso

Le operazioni di ricerca sono state avviate dopo che il dottor Nicola Ivaldo non si è presentato al lavoro lunedì 16 settembre. Nonostante gli sforzi delle squadre di soccorso, al momento non sono emersi elementi utili che possano indirizzare i soccorritori verso una pista precisa. Durante la notte non sono state condotte operazioni di ricerca, ma all’alba le squadre hanno ripreso le attività concentrandosi sulle aree più in quota, specialmente nel vallone di Vallanta e nell’area ovest del Monviso.

L’ultimo segnale del telefono cellulare di Ivaldo è stato rilevato in quest’area, ma il maltempo e le nuvole basse stanno ostacolando le operazioni di ricerca, complicando i sorvoli con gli elicotteri. Nonostante ciò, circa venti tecnici del Soccorso Alpino, affiancati da due Unità Cinofile Molecolari, stanno continuando a scandagliare la zona.

Un contributo importante alle operazioni è dato dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, che ha inviato un elicottero dotato di tecnologia Imsi Catcher. Questo sistema è in grado di rilevare la presenza di un telefono cellulare anche a terra, offrendo un supporto tecnologico prezioso in situazioni come questa. Tuttavia, finora i sorvoli e l’uso di droni della Regione Piemonte non hanno prodotto risultati concreti.

Alle ricerche stanno partecipando anche i Vigili del Fuoco, che hanno impiegato l’elicottero Drago in partenza da Torino. Le operazioni si stanno svolgendo in un territorio vasto e impervio, circostanza che sta complicando ulteriormente la localizzazione di Ivaldo.

Oltre alle squadre del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza, anche i Carabinieri e i Vigili del Fuoco sono coinvolti nelle operazioni. In particolare, i Vigili del Fuoco hanno inviato una squadra UCL (Unità di Comando Locale) e una squadra di volontari provenienti da Venasca. L’area di ricerca è stata circoscritta grazie all’ultima localizzazione del cellulare, ma la vastità e la difficoltà del territorio montuoso attorno al Monviso rendono ogni progresso estremamente arduo.

Nonostante il massiccio impegno delle squadre di soccorso, le condizioni meteo avverse e l’impervietà del territorio stanno rallentando le operazioni di ricerca di Nicola Ivaldo, chirurgo ortopedico di Pietra Ligure e appassionato alpinista. Le autorità continuano a monitorare la situazione e a coordinare le risorse per esplorare ogni possibile pista, nella speranza di un esito positivo.

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