Il labirinto bianco di strade e muri di Ostuni
Ostuni è una città pugliese, in provincia di Brindisi, che si lascia ammirare ed esplorare. Esplorare questo paradiso della Valle d’Itria vuol dire entrare a contatto con una bellezza quasi fuori dal tempo, la stessa che si incontra nelle viuzze dove, non di rado, ti capiterà di osservare le donne più anziane, custodi di un sapere dalle radici profonde, a lavoro nella preparazione della pasta fresca.
Viene chiamata “la città bianca“, bianco è il labirinto di strade e muri dipinti a calce in cui ci si perde, il bianco ti guiderà lungo le strade che si snodano tra antichi uliveti, fino a risalire la collina su cui è arroccata e ti abbaglierà.
Cosa vedere ad Ostuni?
Una delle prime cose che ho visto all’arrivo nel cuore della città di Ostuni è Piazza della Libertà. Molte delle vie principali convergono qui. E’ il grande salone della città e ne è il centro vitale, nonché ottimo punto di partenza per visitare la cittadina. L’Obelisco di Sant’Oronzo, alto quasi 21 metri, domina su tutta la piazza ed è un omaggio al protettore della città, Sant’Oronzo. Nel contesto spicca il Palazzo San Francesco, antico monastero francescano del Settecento oggi sede del Municipio ed è una piazza ricca di ristoranti e bar e la Chiesa di San Francesco.
Camminando si incontra, nella parte più alta del paese, l’imponente Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo, una cattedrale in stile gotico che ha sulla facciata un enorme rosone, tra i più grandi esistenti: stupisce ancora oggi nella sua enormità che simboleggia il Cristo Sole. Tre eleganti portali ti consentiranno di accedere all’interno, suddiviso in tre navate, arricchito da meravigliose cappelle barocche e un soffitto dipinto. L’abside è leggermente spostato a sinistra rispetto alla navata centrale, non per errore ma per un atto di devozione a Gesù che, morendo in croce, volse il capo proprio alla sua sinistra. Quello che sembra marmo pregiato è poi, invece, un’opera d’arte poiché si tratta di gesso e calcestruzzo dipinto. Di fronte alla chiesa poi c’è l’Arco Scoppa, interamente lavorato e pare ispirato al Ponte dei Sospiri di Venezia.
Da vedere a Ostuni poi il Museo Civico, chiamato il Museo delle Civiltà preclassiche della Murgia Meridionale. All’interno sono esposti i corredi delle tombe di età messapica e reperti di età medievale, rinascimentale e moderna, oltre alle ceramiche e altri oggetti provenienti dagli scavi nella Grotta Sant’Angelo. Nelle ultime sale si possono poi ammirare tutte le testimonianze archeologiche rinvenute nella Grotta di Santa Maria di Agnano: frammenti di affreschi, ceramiche, iscrizioni in lingua messapica, armi, terrecotte e calchi delle due sepolture paleolitiche.
E il mare?
La costa di Ostuni vanta 17 chilometri in cui si alternano dune ricoperte di ginepri secolari, spiagge sabbiose, rocce, torre aragonesi di avvistamento e borghetti marinari. La località più nota è Rosa Marina senza dimenticare le atmosfere più selvagge e intime (soprattutto in tarda primavera) di Torre Pozzella e Santa Lucia con le sue rocce a picco sul mare e la torre omonima. Alcune delle calette più belle le troviamo sulla Costa Merlata, ricca di insenature e coste frastagliate. Tra le spiagge imperdibili di Ostuni si annoverano Lido Morelli con sabbia soffice e bianca immerso nella natura più selvaggia, Cala Quarto di Monte, spiaggia del Pilone e Torre Santa Sabina.
E il cibo?
Non assaggiare del buon cibo pugliese ad Ostuni sarebbe un’eresia, anche di tipico c’è molto da scoprire. Le orecchiette con le cime di rapa, famosissima ricetta della tradizione pugliese diffusa nelle terre di Bari, la purea di fave con cicoria e i piatti a base di pesce fresco. Sua maestà il panzerotto, ovvero pasta lievitata fritta ripiena di mozzarella e pomodoro: uno street food perfetto considerando il pranzo in spiaggia. Infine guai ad andare via senza una busta di taralli a tutti i gusti, la focaccia con le cipolle o le friselle.