lunedì, Marzo 17, 2025
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Intervista al Dott.Grasso, Health City Manager di Genova: “Un onore per me”

Lo scorso settembre Genova, attraverso la figura del sindaco Marco Bucci, è entrata nella storia, in quanto prima città ad avere un Health City Manager, ovvero il Dottor Luciano Grasso. La volontà è quella di avvalersi di questa nuova specifica figura con l’obiettivo di diventare un vero e proprio modello da esportare in tutte le altre regioni italiane, regioni che iniziano già a guardare con estremo interesse a questa nuova figura professionale. La redazione di Qui Salute Magazine lo ha intervistato in esclusiva a pochi mesi dall’inizio del mandato.

Genova è la prima città che si è avvalsa della figura dell’Health City Manager, com’è nata l’idea?

La consapevolezza che la tematica della salute sia un qualcosa che riguarda tutti, in particolare nei veri aggregati urbani e nelle grandi città, ha portato alla creazione di un’attenzione particolare su tutte le attività e le pratiche che riguardano il benessere in senso complessivo. Si è quindi assunta maggiore responsabilità per portare alla creazione delle cosiddette buone pratiche che vanno dallo stile di vita sano al poter vivere in una città sostenibile. In particolare, per quest’ultimo aspetto, grande attenzione per i temi della sostenibilità e della verifica di tutte quelle aree che potrebbero essere definibili come degradate e che, di conseguenza, possano creare disagio ai cittadini”.

Che cosa vuol dire essere il primo nel suo genere in Italia? Ci spieghi nello specifico il suo ruolo.

La figura dell’Health City Manager nasce da una collaborazione tra Università La Sapienza, l’Health City Institute e ANCI Sanità. Il ruolo, vista la vastità delle aree ricoperte, ritengo essere prettamente quello di coordinatore delle varie politiche. Essenziale è quindi il rapporto con gli enti di riferimento che già trattano il tema della salute e del benessere. In primis la Regione con il competente assessorato alla sanità ma anche il Comune con gli assessorati di riferimento, in particolare i servizi sociali e quello relativo alla mobilità e trasporti anche se non sono i soli. Da non tralasciare anche il rapporto con i vari Municipi, strumenti essenziali per conoscere le diverse situazioni in ambiti geograficamente differenti. Oltre a ciò, necessari saranno i rapporti con il disabilita manager del comune, il garante degli anziani e con la Silver Economy realtà importante del tessuto metropolitano”.

Lei è stato commissario straordinario e direttore generale dell’ASL3 e questo nuovo incarico invece è a titolo gratuito e durerà un anno, che obiettivi si è posto? 

Personalmente vivo questo incarico come una prosecuzione della mia precedente attività svolta in ambito sanitario, ma con un’ottica più vasta che oltre ai temi propriamente sanitari vuole oggi affrontare quello più esteso del benessere complessivo e generale. Gli obiettivi che si possono raggiungere saranno frutto di un lavoro di squadra, di rete. In particolare, vorrei citare per quanto riguarda il tema più propriamente della salute, e ciò farà parte anche delle prime progettualità, la problematica relativa al post covid-19. Una attenzione al diabete quale malattia sociale di grande impatto senza trascurare le malattie cardio-vascolari sulle quali come è noto incidono stili di vita adeguati”.

In cosa la città di Genova ha bisogno di migliorare e dove lei può dare una mano?

Gli obiettivi si possono distinguere in due ambiti. Inizialmente una mappatura, anche attraverso il contributo dei municipi, di quanto avviene nei singoli ambiti territoriali – natalità, patologie particolari, popolazione anziana, presenza di strutture a supporto di salute e ambiente ecc. Di seguito una elaborazione di un piano strategico che intendiamo licenziare entro i primi mesi del 2023 con l’elencazione di varie progettualità, talune gestite direttamente altre proposte agli enti interessati. La previsione è quella di costruire un modello organizzativo “forte” che possa negli anni oltreché diventare una struttura del comune con risorse umane e strumentali seguire costantemente i temi del benessere anche alla luce dell’attuale momento che sta vivendo la città di Genova di grande trasformazione urbana, di nuove infrastrutture (interventi sulla cinta portuale per esempio) ed altre iniziative che stanno trasformando profondamente la città”.

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