mercoledì, Marzo 26, 2025
spot_img

Urbino, uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano

Urbino e la sua cultura rinascimentale

Nel cuore delle colline marchigiane che si affacciano verso il Mar Adriatico, sorge la città di Urbino, uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano, di cui conserva ancora oggi il fascino artistico e l’eredità architettonica. Nel 1998 Urbino si è guadagnata l’onore di entrare nella World Heritage List dell’UNESCO per esser stata un punto d’attrazione per i più illustri studiosi e artisti del Rinascimento da ogni parte d’Italia e del Mondo e aver influenzato il progresso culturale nel resto dell’Europa, riuscendo a mantenere quasi intatto il suo eccezionale complesso urbano. Urbino è una città d’immensa ricchezza storica e artistica, da semplice borgo divenne la “culla del Rinascimento” e oggi sede di dell’importante Università Carlo Bo.

Cosa vedere ad Urbino

Il maestoso Palazzo Ducale è uno capolavoro di arte rinascimentale che ospita la Galleria Nazionale delle Marche e il Museo Archeologico Lapidario. A due passi, nella stessa piazza Duca Federico da cui si accede al Palazzo, si erge il Duomo di Urbino, dedicato a Santa Maria Assunta e ricostruito interamente dopo il terremoto del 1789.

Ci spostiamo poi nei vicoli della città per visitare l’Oratorio di San Giovanni, dove è possibile ammirare un imponente ciclo d’affreschi, realizzati tra il 1415 e il 1416, dai fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni da San Severino Marche. Entrando in questo luogo sacro si rimane folgorati dalla potenza scenica degli affreschi e dal fulcro dell’opera: la crocifissione che copre la parete dell’abside. Colori, corpi e volti intrisi di sofferenza ci trasportano in un’atmosfera d’altri tempi, narrandoci la storia con un pathos unico! Accanto a queste scene, gli affreschi dell’oratorio, descrivono la vita san Giovanni Battista e della Madonna dell’Umiltà, vi trovate di fronte ad un capolavoro assoluto. Poco più avanti c’è l’Oratorio di San Giuseppe, che custodisce qualcosa di unico: la natività di Gesù Cristo in tufo e pietra pomice scolpita da Federico Brandani. L’opera è incastonata in una cappella rivestita di tufo per ricreare l’ambiente di una grotta.

Dalla piazzetta centrale, una delle principali strade in salita di Urbino si arriva alla casa natale di Raffaello. La dimora, costruita nel XV secolo venne acquistata nel 1460 dal padre del futuro artista, che vi organizzò la propria bottega dove Raffaello apprese le prime nozioni di pittura. Acquistata nel 1635 dall’architetto urbinate Muzio Oddi, passò nel 1873 all’Accademia Raffaello. La casa conserva alcuni arredi e opere del padre: è una tappa obbligata per comprendere le radici di uno dei più grandi pittori della storia dell’arte italiana. Non lontano c’è una piazzetta con un’imponente statua che lo raffigura.

Dalla statua di Raffaello si raggiunge velocemente la Fortezza Albornoz, un imponente edificio realizzato nella seconda metà del XIV secolo per volontà del cardinale Egidio Alvares de Albornoz. Questo è il punto più panoramico della città, il punto in cui gli studenti si stendono sul prato e passano le ore di relax oppure studiano all’aria aperta, costantemente ispirati dalla veduta delle forme della città rinascimentale.

Cosa mangiare ad Urbino

La tradizione culinaria di Urbino è basata soprattutto sui prodotti della terra e non si può iniziare un pasto ad Urbino senza ordinare un tagliere di formaggi e salumi come la Casciotta DOP di Urbino e il Prosciutto DOP di Carpegna. Questi sono anche i due protagonisti assoluti della crescia sfogliata, lontana parente della piadina romagnola con una storia che risale al periodo della corte dei duchi. Vi consigliamo di gustarla nelle botteghe del centro storico ripiena di Salame di Montefeltro, Prosciutto di Carpegna,  Pecorino di fossa e appunto con la Casciotta.

La pasta poi non può mai mancare sulle tavole delle cucine marchigiane. I passatelli, pasta fresca impastata anche con parmigiano e pangrattato, vengono spesso serviti in brodo, ma vi suggeriamo di provare la versione asciutta condita con scaglie di tartufo.

 

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli