Vacanze 2023 per gli italiani
Alla fine del mese di maggio il 60% degli italiani aveva già prenotato le vacanze estive, il 33% in più dello stesso periodo dell’anno scorso, ma quasi per tutti (93%) non supereranno i 15 giorni e per il 51% di questi non si andrà oltre una settimana. Quasi 8 intervistati su 10 (78%) rimarranno entro i confini italiani, mentre aumentano di 7 punti percentuali rispetto al 2022 quanti sceglieranno i paesi europei (24%) e raddoppiano i viaggiatori extra-UE (dal 3% al 6% del 2023). Case in affitto e alberghi sono le strutture preferite (circa il 30% delle preferenze per entrambe) e proprio qui gli intervistati segnalano i maggiori aumenti di prezzo (61% delle preferenze) insieme a ristoranti e bar, segnalati nel 66% dei casi. La spesa media dichiarata per una vacanza sarà di 1.560 euro con una forbice che va dai 1.250 per un single a 1.850 per una famiglia di 4 persone.
Vacanze, quanto spenderanno gli italiani?
Nonostante l’inflazione, la spesa media per le vacanze estive nel 2023 torna ai livelli del 2019, con un aumento del 2% rispetto allo scorso anno. Il budget medio si aggira intorno ai 1.800 euro e il 53% delle persone prevede di incrementarlo. Aumenta anche la propensione ad assicurarsi. Secondo il 22° Holiday Barometer Ipsos-Europ Assistance il 33% degli intervistati dice di aver acquistato un’assicurazione di viaggio per l’ultima vacanza effettuata, con un aumento di 8 punti percentuali rispetto al 2022. Di questi, il 24% si è assicurato per un singolo viaggio, meno comune l’abitudine a stipulare polizze annuali (9%). Le garanzie più richieste, spiega lo studio, riguardano le spese mediche (71%) e l’annullamento del viaggio (63%). Tra coloro che andranno in vacanza in auto, il 43% dichiara di essere interessato ai servizi aggiuntivi inclusi nella polizza, in particolare all’assistenza stradale all’estero (60%).
Workation, un fenomeno in crescita tra i giovani
Un fenomeno in crescita, secondo lo studio è quello della Workation, con il 38% degli italiani (+9% sul 2022) soprattutto fra i 18 e i 34 anni, che considera la possibilità di lavorare da luogo di villeggiatura, per allungare o anticipare il tempo di permanenza nel luogo di vacanza. Secondo la ricerca “gli italiani risultano tra i più inclini in Europa ad adottare forme di turismo sostenibile per tutelare l’ambiente e supportare le comunità locali”. Tuttavia il divario fra azioni e intenzioni risulta ancora piuttosto ampio: malgrado la maggior parte degli intervistati dichiarino di prestare attenzione alle tematiche ambientali, aumenta l’uso dell’aereo e solo il 9% degli europei dice di tenere conto dell’impatto ambientale nella scelta del mezzo di trasporto.