lunedì, Giugno 16, 2025
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Genova, separate due gemelline siamesi dopo lungo intervento

Al Gaslini di Genova è stato portato a termine con successo un lungo e delicato intervento per separare due gemelline siamesi che condividevano fegato e parte del pericardio. L’operazione è durata circa 12 ore e ha visto la collaborazione di oltre 50 professionisti tra medici, infermieri, tecnici e operatori sociosanitari del Gaslini, ma anche esperti esterni in chirurgia epatica e plastica ricostruttiva.

L’arrivo in Italia e l’operazione

Le due bambine, nate in Burkina Faso nel dicembre 2024, sono arrivate in Italia grazie all’associazione “Una Voce per Padre Pio”, nell’ambito del Programma umanitario sanitario attivato in collaborazione con il Gaslini. Dopo il trasferimento delle bimbe da Malpensa a Genova, è stato avviato uno studio multidisciplinare, con simulazioni cliniche e pianificazione dettagliata. A occuparsi della separazione sono stati chirurghi toracici, pediatrici, epatici, plastici e cardiochirurghi, in un lavoro di squadra coordinato dal Gaslini, con il supporto di esperti esterni. La separazione ha previsto l’intervento su torace, addome e sull’unico organo condiviso: il fegato. Successivamente, le due bambine sono state trasferite in sale operatorie distinte per completare la ricostruzione della parete toracica e addominale.

Una complessità eccezionale

Fondamentale è stato il contributo delle équipe anestesiologiche e di terapia intensiva, che hanno garantito la stabilità intraoperatoria e il supporto post-operatorio. Il controllo delle vie aeree, la gestione delle funzioni vitali dei due organismi connessi e la previsione delle reazioni alla separazione hanno rappresentato alcune delle principali sfide cliniche. Le bambine, attualmente ricoverate in terapia intensiva, sono in condizioni stabili. Il percorso post-operatorio prevede supporto nutrizionale, prevenzione delle infezioni e monitoraggio continuo, oltre alla pianificazione della ricostruzione definitiva.

Il significato di un intervento storico

Questo intervento rappresenta un esempio concreto dell’eccellenza clinica e della vocazione umanitaria del Gaslini. Tutto il personale si è mobilitato con straordinaria dedizione, affrontando un’organizzazione complessa che ha richiesto la gestione parallela di due pazienti con bisogni chirurgici e assistenziali altissimi. La struttura ha saputo affrontare un caso sicuramente molto complesso come quello dei gemelli onfalopaghi, uniti nella zona ombelicale e toracica, che rappresentano una delle forme più frequenti di gemellarità congiunta (un’incidenza stimata tra 1 su 50.000 e 1 su 200.000 nati vivi). Il successo dell’intervento è il frutto di un grande lavoro di squadra, di una rete sanitaria integrata e di una visione che unisce eccellenza tecnica e profonda umanità. Le due bambine, ora separate, possono iniziare un nuovo percorso di vita.

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