sabato, Febbraio 15, 2025
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Castelvetro, una perla tra le colline modenesi

Situato nel cuore dell’Emilia-Romagna, Castelvetro di Modena è un piccolo comune che racchiude in sé secoli di storia e tradizione. Con le sue pittoresche colline, vigneti rigogliosi e un centro storico affascinante, questo borgo è una meta imperdibile per chi desidera immergersi nella cultura e nei sapori dell’Italia autentica.

Storia e tradizione di Castelvetro di Modena

Le origini di Castelvetro risalgono all’epoca romana, quando la zona era conosciuta per le sue terre fertili. Tuttavia, è durante il Medioevo che il borgo inizia a prendere forma, grazie alla costruzione delle prime fortificazioni. Il castello, che dà il nome alla città, fu eretto dai conti di Canossa nel X secolo e divenne un punto strategico nella difesa del territorio. Durante il Rinascimento, Castelvetro vide un periodo di prosperità sotto il dominio degli Estensi, che contribuirono alla crescita culturale e artistica della regione.
Castelvetro di Modena è un luogo dove la cultura e le tradizioni sono ancora vive e palpabili. Il centro storico è un vero e proprio museo a cielo aperto, con le sue stradine acciottolate, le torri medievali e le antiche chiese. Tra le tradizioni più sentite, spicca la festa dell’Uva e del Lambrusco Grasparossa, che si tiene ogni settembre. Questo evento celebra la vendemmia e il vino locale, con sfilate, degustazioni e spettacoli folkloristici.

Cosa fare a Castelvetro di Modena

Il viaggio a Castelvetro di Modena inizia da Piazza Roma, il cuore pulsante del borgo. La prima cosa che cattura l’attenzione è la scacchiera a lastre bianche e nere al centro della piazza. Questo è il simbolo distintivo di Castelvetro: infatti, la piazza è anche conosciuta come Piazza della Dama e ospita, negli anni pari, una popolare partita di “dama vivente” durante una rievocazione storica.

La piazza è piccola ma splendidamente armoniosa: vi si affacciano il Palazzo Comunale, sede del Municipio, e Palazzo Rinaldi con la sua facciata in stile neogotico-medievale, oggi residenza privata. A dominare la scena è la Torre dell’Orologio, il vero simbolo di Castelvetro, che fin dall’anno 1000 scandisce la vita del borgo con le sue campane e la meridiana.

Di fronte all’orologio e accanto a Palazzo Rinaldi si trova la Torre delle Prigioni, costruita nel 1500 e utilizzata nei secoli come prigione, magazzino, armeria e altro ancora. Nel locale d’ingresso si trova una botola che fungeva da via di fuga fuori dal borgo. Salendo ai piani superiori si trova la vera prigione, chiusa con una pesante porta, con le scritte lasciate dai detenuti visibili sulle pareti. Al terzo piano, per chi è disposto ad affrontare le strette scale, si gode una vista magnifica sul borgo e le colline circostanti. Da qui, una botola porta al sottotetto con l’acetaia dove si conserva l’aceto balsamico dell’azienda Vecchia Dispensa.

Di fronte alla chiesa parrocchiale si trova Palazzo Rangoni, una delle dimore storiche di Castelvetro di Modena. Documentato già nel 1564, il palazzo è noto per aver ospitato Torquato Tasso in fuga da Bologna. Dopo l’ampio patio decorato e il cortile interno, attraverso lo scalone d’onore si accede alle sale interne, alcune ancora decorate con gli affreschi originali. Una sala è dedicata a Torquato Tasso, con medaglioni e tele che raccontano la sua vita e le sue opere. Nel palazzo è allestita la mostra permanente “Fili d’Oro a Palazzo”, dove si possono ammirare i bellissimi abiti di seta, raso e velluto utilizzati durante la rievocazione storica di settembre.

A pochi chilometri dal centro di Castelvetro di Modena si trova un altro borgo, che sembra indipendente ma è in realtà una frazione di Castelvetro: Levizzano Rangone, immerso nel paesaggio collinare disegnato dalle viti del Lambrusco Grasparossa. Il centro del borghetto è il castello, costruito alla fine dell’XI secolo per difendersi dagli Ungari, un popolo dell’Est che devastava la Pianura Padana. Il castello ha poi appartenuto alla Chiesa, a Bonifacio III (padre di Matilde di Canossa), ai Levizzani e ai Rangoni, per poi passare nel secolo scorso al Comune di Castelvetro.

Prodotti tipici

Castelvetro di Modena è rinomato per la sua ricca offerta di prodotti tipici che riflettono la profonda tradizione enogastronomica della zona.

Tra i prodotti di spicco vi è l’aceto balsamico tradizionale di Modena, un condimento prezioso, invecchiato per anni in botti di legno, che vanta una profondità di sapore unica, utilizzato per esaltare carni, formaggi e persino dolci.

Il territorio è altresì celebre per la produzione di vini eccellenti, come il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro. Questo vino rosso frizzante si caratterizza per il suo colore intenso e i suoi sapori robusti, perfetti per accompagnare i piatti tipici della cucina locale.

Oltre al vino e all’aceto, Castelvetro offre una varietà di salumi e formaggi tradizionali, tra cui spicca il Parmigiano Reggiano, noto per il suo sapore ricco e la sua texture granulosa.

Non mancano, infine, le ciliegie di Vignola, celebri per la loro dolcezza e succosità. Questi frutti vengono festeggiati ogni anno durante la stagione di raccolta con sagre e mercati locali che attirano visitatori da tutta Italia.

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