mercoledì, Aprile 30, 2025
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Il No del Governo alla carne sintetica: “Così salvaguardiamo i cittadini”

L’Italia ha detto No alla carne sintetica

Il Bel Paese si sta dimostrando pronto a dire No a più di un argomento negli ultimi mesi. Se da una parte il Parlamento Europeo ha condannato il governo italiano per lo stop alla registrazione dei figli di coppie omogenitoriali, la scelta di dire NO al cibo sintetico, alla carne coltivata, ma anche a latte e mangimi artificiali per gli animali, ha un suo perché. L’Italia è la prima Nazione libera dal rischio di avere cibi sintetici. “Cosi salvaguardiamo i cittadini”, ha spiegato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. E’ un segnale forte rispetto a quanto sta accadendo in altri Paesi del mondo, ad esempio negli Stati Uniti, a Singapore o in Australia dove invece il cibo sintetico è stato autorizzato. Secondo Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, si tratta di “un atto di responsabilità. Una legge prima al mondo che vieterà la possibilità di commercializzare e produrre in laboratorio gli alimenti di cui ci nutriamo”.

La carne sintetica e la sua sostenibilità

Eppure, in base ad approfondite analisi di mercato, lo sviluppo di questi prodotti andrà avanti con la marcia più alta possibile inserita, tanto che entro il 2030, la carne sintetica costerà quanto quella animale, producendo un giro di affari stimato attorno ai 450 miliardi di dollari nel 2040, ossia il 20% del mercato globale della carne. L’idea è quella di aumentare la sostenibilità ambientale, rispetto invece all’effetto altamente inquinante prodotto dalla carne da allevamenti intensivi.

Ma cos’è la carne sintetica?

E’ una carne prodotta dalle cellule staminali di un animale e coltivate in un ambiente privo di contaminanti e senza l’uso di antibiotici. La lavorazione poi avviene in un fermentatore, le cellule sono alimentate con ossigeno, mangime e calore e crescono come farebbero nel corpo di un animale, sfruttando la capacità delle staminali di replicarsi indefinitamente. Una volta matura viene raccolta, eliminato il liquido di mangime rimanente, ottenendo una carne simile al macinato con fibre lunghe che viene compattata sottovuoto. Quasi in contemporanea con la decisione italiana di dire no alla carne “in provetta”, arriva dall’Australia la notizia di un’azienda che ha appena creato in laboratorio una polpetta di carne sintetica di mammut.Abbiamo scelto il mammut perché è un animale simbolo della perdita di diversità e dei cambiamenti climatici”, spiega al Guardian Tim Noakesmith, cofondatore dell’azienda Vow, produttrice della polpetta.

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