giovedì, Marzo 20, 2025
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Surgelati, quanti ne vengono consumati in Italia? Nuovo record storico

Oltre un milione di tonnellate di prodotti surgelati sono stati consumati nel 2023 (1.016.358), con un leggero incremento rispetto al 2022 (+0,14%). Il consumo pro capite annuo ha raggiunto un nuovo record, superando per la prima volta i 17 chili e arrivando a 17,2 (+2,4% rispetto al 2022). Il valore di mercato ha toccato i 5,8 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 5,4 miliardi dell’anno precedente (+6,5%). Questi risultati hanno portato il settore dei surgelati a raggiungere livelli mai visti prima, grazie soprattutto alla crescita del settore Fuoricasa, che ha segnato un +5,3% rispetto all’anno precedente. Questo incremento ha compensato il leggero calo del Retail (-1,1%) e le diminuzioni più marcate del door-to-door (-8%) e dell’e-commerce (-5%). Questi dati provengono dal ‘Rapporto Annuale sui Consumi dei prodotti surgelati’, redatto da Iias – Istituto italiano alimenti surgelati, che offre una panoramica sull’andamento del settore in Italia nell’ultimo anno.

“Il 2023 è stato un anno di sfide titaniche: dall’approvvigionamento delle materie prime, ostacolato nei primi mesi dell’anno da eventi climatici estremi come la siccità, alle gravi difficoltà incontrate nella logistica e nei trasporti a livello globale, fino all’implacabile aumento dell’inflazione, particolarmente penalizzante nel comparto alimentare”, spiega il presidente Iias, Giorgio Donegani. ‘Nonostante queste criticità, il 2023 si è chiuso positivamente, grazie soprattutto alla forte spinta data dal Fuoricasa, che ha riequilibrato il gap creatosi con il Retail, dopo l’uscita definitiva dal biennio dei lockdown (2020-2021) che aveva portato a un boom eccezionale dei consumi domestici (+14% nel 2021 rispetto al 2019). Le rilevazioni condotte sui primi cinque mesi del 2024 rivelano un dato incoraggiante anche in relazione al Retail, che indica l’ottima tenuta degli acquisti con un lievissimo calo a volume del -0,5% rispetto all’anno precedente (-1,1%). Un dato positivo che non stupisce, dato l’apprezzamento ormai unanime degli italiani verso questi prodotti”.

Nel 2023, i consumi di surgelati a livello domestico hanno raggiunto le 644.075 tonnellate, mentre nel settore Fuoricasa si sono attestati a 295.812 tonnellate. Aggiungendo le 66.971 tonnellate del ‘door to door’ e le 9.500 tonnellate dell’e-commerce, il comparto dei surgelati ha superato per la prima volta la soglia del milione di tonnellate consumate, raggiungendo un valore di mercato di 5,8 miliardi di euro (+6,5% rispetto al 2022). Questo nuovo massimo storico conferma la crescente forza del settore, che ha mostrato grande stabilità nonostante le numerose sfide degli ultimi anni, come la pandemia, la crisi energetica, l’aumento dei prezzi delle materie prime e le tensioni internazionali.

Anche se il canale Retail ha registrato un leggero calo nei volumi rispetto al 2022 (-1,1%), dopo anni di crescita eccezionale, la diffusione dei prodotti surgelati tra le famiglie italiane è rimasta elevata. I consumi domestici sono aumentati di quasi dieci punti percentuali (+9,4%) rispetto ai livelli pre-pandemici del 2019, dimostrando la solidità del mercato dei surgelati.

I vegetali sul podio

Analizzando nel dettaglio le singole categorie merceologiche, anche nel 2023 i vegetali si confermano leader per volumi consumati nel Retail, con oltre 215.000 tonnellate, nonostante una leggera diminuzione del 1,9% rispetto al 2022. I vegetali preparati, invece, hanno registrato una performance positiva con 22.380 tonnellate, segnando un incremento del 3,7% rispetto all’anno precedente. Questi dati ribadiscono il ruolo dei vegetali surgelati come ‘comfort food’, scelti per il loro apporto di benessere e contenuti nutrizionali elevati.

Le patate surgelate, apprezzate per il gusto e la facilità di preparazione, si sono posizionate al secondo posto nelle preferenze degli italiani. Nel 2023, hanno registrato la crescita più significativa del comparto, con circa 110.500 tonnellate acquistate, in aumento dell’8% rispetto alle 102.400 tonnellate del 2022.

I prodotti ittici surgelati, sicuri, nutrienti e facili da preparare, occupano il terzo posto con 92.500 tonnellate consumate, suddivise tra ittico preparato panato (oltre 33.000 tonnellate) e pesce naturale (59.000 tonnellate). Al quarto posto, i piatti pronti, inclusi primi e secondi piatti, contorni ricettati e alimenti con proteine vegetali, totalizzano oltre 66.600 tonnellate, registrando un leggero calo dell’1,1% rispetto alle quasi 67.500 tonnellate del 2022. La qualità degli ingredienti, le ricette tradizionali e innovative, la velocità di preparazione e l’attenzione all’equilibrio nutrizionale restano i fattori chiave del loro successo tra le famiglie italiane.

In diminuzione le pizze surgelate

Un discorso a parte meritano le pizze surgelate: se da un lato, nel 2023 hanno raggiunto le 63.500 tonnellate, registrando una diminuzione del 6,2% rispetto alle quasi 68.000 tonnellate del 2022, dall’altro, tale riduzione è principalmente dovuta alla ripresa dei consumi fuori casa. Tuttavia, il segmento continua a innovare, introducendo nuovi formati e ingredienti per soddisfare le diverse esigenze dei consumatori.

Le specialità salate, come pancake e altri prodotti, hanno mantenuto la loro posizione con 33.300 tonnellate, segnando una lieve diminuzione dello 0,5% rispetto alle 33.400 tonnellate del 2022. Le carni surgelate hanno raggiunto le 15.700 tonnellate nel 2023, con una riduzione del 3% rispetto all’anno precedente.

Tra gli altri segmenti, pane e paste surgelate hanno mostrato una performance positiva, registrando un aumento dell’1,3% rispetto al 2022, raggiungendo oltre 5.730 tonnellate.

“Come dimostrano i dati del nostro Annual Report- commenta il presidente Iias, Giorgio Donegani- negli ultimi anni, i surgelati hanno dimostrato di essere ottimi ‘alleati’ dei consumatori in ogni occasione. Tra le ragioni alla base di questo apprezzamento, ci sono anche il gusto e la convenienza economica che questi prodotti garantiscono, come confermano le evidenze emerse da due recenti ricerche che abbiamo condotto quest’anno, per la prima volta, con la società AstraRicerche. È emerso, infatti, che per oltre la metà degli italiani, al palato i prodotti surgelati risultano preferiti ai freschi per bontà, consistenza e percezione di freschezza: lo sostengono i risultati di un ‘Blind Taste Test’, secondo cui per il 61% degli intervistati il gusto del minestrone surgelato è migliore del fresco; per il 64% lo è quello del merluzzo e per il 66% i fagiolini in versione frozen sono più buoni dei freschi”. “Anche in termini di convenienza economica- conclude il Presidente Donegani- i surgelati hanno abbattuto un vecchio tabù, rivelandosi meno costosi dei freschi: come confermano le rilevazioni effettuate, se si considera il loro valore totale (risultante dalla somma di: costi d’acquisto + tempi di preparazione + valore dello spreco alimentare), i fagiolini freschi, ad esempio, ‘costano’ il 53% in più dei surgelati; i filetti di merluzzo il 60% in più; e per preparazioni più complesse come la paella, si arriva addirittura a una differenza del 246% a favore del prodotto frozen”.

 

Fonte: Agenzia Dire

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