Cos’è l’acqua per Francesco Di Fulvio? Un elemento che non mette barriere
All’inizio del 2023, Francesco Di Fulvio è stato eletto come il miglior pallanuotista del Mondo, vincendo il Total Waterpolo Player Award 2022, il riconoscimento più prestigioso e ambito che un singolo atleta di pallanuoto possa ricevere. A votare la Freccia Azzurra della Pro Recco e della Nazionale Azzurra sono stati più di 50 allenatori esperti, i capitani delle squadre e i rappresentanti dei media, insieme a oltre 8000 voti del pubblico sul sito specializzato Totalwaterpolo. Dopo essere cresciuto, sportivamente parlando, tra Lazio e Toscana, Francesco si consacra tra i grandi giocatori nella Pro Recco, dove milita dal 2014. Nel 2019 ha trascinato il Settebello alla vittoria del Mondiale a Gwangiu, per poi ripetersi con l’argento di Budapest nel 2022. Per contare il numero di trofei vinti con la formazione ligure invece non bastano due mani (sono 22, ndr).
Di Fulvio: una famiglia di campioni
La famiglia Di Fulvio è sicuramente la più importante nella pallanuoto italiana. Dal papà Franco ex giocatore e attuale tecnico del Pescara Pallanuoto, ai figli Carlo, attaccante nella formazione abruzzese, Andrea, centrovasca della Florentina e appunto Francesco, punta di diamante neo-detentore del secondo triplete con la Pro Recco. “L’arrivo nella Pro Recco, nel 2014, ha segnato un punto di svolta fondamentale nella mia carriera. Mi sono ritrovato ad allenarmi con campioni assoluti che mi hanno insegnato a non abbassare mai la guardia, neanche negli allenamenti. Confrontarsi con grandi atleti del calibro di Filipovic, Ivovic, Mandic o gli stessi italiani come Aicardi e Figlioli è uno stimolo enorme” ha detto qualche tempo fa in un’intervista. Oggi Qui Salute Magazine lo ha contattato in esclusiva per parlare anche di futuro e di come la pallanuoto sia uno sport perfetto per la crescita fisica anche dei bambini.
Essere figlio d’arte è sicuramente un aiuto, ma è stato un incentivo per te per fare anche meglio?
“Papà Franco è stato ed è per me un grande riferimento, un modello, mai potrei paragonarmi a lui: io cerco di fare sempre il meglio per la squadra per aiutarla a raggiungere gli obiettivi che si è posta”.
Da che età i bambini possono cominciare ad allenarsi in vasca? Tu come hai cominciato?
“L’acqua è un elemento che non mette barriere di età. Io ho iniziato con il nuoto, per poi passare alla pallanuoto all’età di 14 anni, quindi relativamente tardi rispetto ai miei compagni”.
Qual è la lezione più importante che hai imparato in questi anni di professionismo?
“Il rispetto per gli altri che siano avversari, arbitri, compagni di squadra è l’insegnamento più grande che mi ha dato la pallanuoto”.
Nel 2019 hai vinto l’oro con la Nazionale e nel 2022 sei stato eletto miglior giocatore al mondo, due dei riconoscimenti più prestigiosi e ambiti che un singolo atleta di pallanuoto possa ricevere.
“Fanno piacere entrambi, ma tengo decisamente di più al primo: un mondiale straordinario, una gioia condivisa con tutta la squadra che è stata il frutto di tanti sacrifici e di un percorso esaltante”.
Dal 2014 sei alla Pro Recco di cui sei anche capitano: 7 campionati vinti, 8 Coppa Italia, 4 Champions League e 3 Supercoppe. Cosa ti aspetta il futuro?
“È cominciata la mia decima stagione in biancoceleste, un traguardo importante che spero di festeggiare con altre vittorie, che poi è il motivo che ci spinge ad allenarci per ore in piscina ogni giorno. Non sarà facile dopo due “Triplete” consecutivi, ma daremo tutto per riscrivere la storia di questo sport ancora una volta”.