giovedì, Marzo 20, 2025
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Tumori, sono più frequenti tra i Generazione X rispetto ai Babyboomer

I tumori colpiscono sempre più di frequente, da una generazione all’altra: uno studio pubblicato su Jama Network Open e condotto dal National Cancer Institute statunitense evidenzia chiaramente un trend in crescita. Le persone della Generazione X (nate tra il 1965 e il 1980) mostrano e mostreranno tassi di incidenza maggiori rispetto ai Baby Boomers (nati tra il 1946 e il 1964) per diversi tipi di tumori.

I risultati dello studio

Lo studio, realizzato da Philip Rosenberg e Adalberto Miranda-Filho della Division of Cancer Epidemiology and Genetics, Biostatistics Branch del National Cancer Institute di Rockville nel Maryland, si basa sull’analisi di dati di 3,8 milioni di pazienti oncologici americani diagnosticati tra il 1992 e il 2018, con età compresa tra i 35 e gli 84 anni.

I ricercatori hanno stimato i tassi di incidenza per ogni tipo di tumore. “Questi risultati suggeriscono che, seguendo le traiettorie attuali, l’incidenza del cancro negli Stati Uniti potrebbe rimanere elevata per decenni”, scrivono gli autori. Hanno osservato che solo le incidenze dei tumori del polmone e del collo dell’utero diminuiscono significativamente nella Generazione X. Tuttavia, la Generazione X potrebbe registrare un aumento pro-capite dell’incidenza dei principali tipi di cancro superiore a quello di qualsiasi altro gruppo nato tra il 1908 e il 1964.

Utilizzando i 60 anni come età di riferimento per la diagnosi, gli esperti hanno stimato l’incidenza dei tumori, ovvero il numero di nuovi casi all’anno per 100 mila individui delle due generazioni.

Differenza tra donne e uomini

In particolare, le donne hanno maggiori probabilità di sviluppare tumori della tiroide, rene, retto, utero, colon, pancreas, linfoma non Hodgkin e leucemia. Tra gli uomini aumentano i tassi di cancro alla tiroide, rene, retto, colon, prostata e leucemia. Ci sono anche notizie positive: l’incidenza dei tumori del polmone è diminuita sia negli uomini che nelle donne, così come quella del cancro al collo dell’utero e, tra gli uomini, il linfoma non Hodgkin. Tuttavia, i ricercatori avvertono che questa diminuzione potrebbe essere compensata dall’aumento di neoplasie in altri organi, mantenendo l’incidenza del cancro elevata per decenni.

Infine, per giungere a una conclusione generale, gli esperti hanno utilizzato una misura di sintesi: l’incidenza combinata dei principali tumori (20 siti nelle donne e 18 siti negli uomini). È emerso che l’aumento dell’incidenza del cancro tra i membri della Generazione X rispetto ai loro genitori è stato sostanziale, soprattutto tra le donne ispaniche (aumento del 34,9%) e gli uomini ispanici (aumento del 14,1%). Al contrario, gli aumenti corrispondenti tra le donne e gli uomini bianchi non ispanici sono stati rispettivamente del 15,1% e dell’11,9%. Risultati simili sono stati ottenuti confrontando la Generazione X con i Baby Boomers. “Le nostre conclusioni sono più preoccupanti rispetto agli aumenti dell’incidenza del cancro nelle fasce d’età più giovani riportati in precedenza”, concludono gli esperti.

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