sabato, Aprile 26, 2025
spot_img

La morte di Gianluca Vialli, dopo 5 anni di lotta contro un cancro al pancreas

Ad inizio dicembre attraverso una nota ufficiale, Gianluca Vialli aveva comunicato di non poter più far parte dello staff della Nazionale Italiana, perché il cancro al pancreas, dopo 5 anni, era tornato. Una doccia fredda per gli amanti del calcio che da poco aveva già dovuto piangere la scomparsa di Pelè e di un’altra grande figura italiana come Sinisa Mihajlovic. Il ricovero a Londra, amici e familiari al suo capezzale fino all’annuncio della morte dell’ex giocatore di Sampdoria e Juventus nel giorno della Befana, intorno alle 10.30 di mattina, all’età di 58 anni dopo una lunga malattia, combattuta sempre a testa altissima, con dignità e con tutta la famiglia azzurra a dargli forza in un momento di silenziosa ma enorme sofferenza.

Il ricordo di colleghi e amici è continuo

La foto sul prato di Wembley in occasione della finale vinta dalla Nazionale all’Europeo del 2021, quell’abbraccio con il Ct Roberto Mancini dopo il gol di Federico Chiesa contro l’Austria negli ottavi di finale, sono queste le ultime immagini di Gianluca Vialli che ci porteremo nel cuore per sempre. Il calcio italiano non piange soltanto il capo delegazione della Nazionale: piange un grande uomo, che prima ancora era stato un grande attaccante e un apprezzato allenatore. “Credo che sia un privilegio sapere che c’è una scadenza, ti permette di avere il tempo di fare tutte le cose che non avresti fatto andando via all’improvviso” aveva detto in una delle interviste più toccanti realizzate ultimamente al fianco di Alessandro Cattelan. “La malattia non è esclusivamente sofferenza, ci sono dei momenti bellissimi. Non ti dico che arrivo al punto di essere grato nei confronti del cancro, ma non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto”.

I funerali in forma privata a Londra

Nel corso dell’ultima giornata di campionato sono state tantissime le dimostrazioni di affetto da parte dei migliaia di tifosi che nonostante non abbiano avuto la fortuna di vederlo vestire la maglia della loro squadra del cuore, hanno cantato per lui o hanno esposto striscioni allo stadio. La data dei funerali non è ancora stata comunicata, ma saranno sicuramente non prima di mercoledì ed in forma privata a Londra, una segretezza necessaria per preservare come “privato” questo momento, lasciarlo solo per la famiglia e i pochi amici che saranno invitati. Questa sera invece alle 18.30 c’è stata la messa in suo onore nella sua Cremona, nella parrocchia di Cristo Re, dove tutto è cominciato.

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli