In queste brevi righe approfondiremo un concetto molto studiato in psicologia: “le profezie che si auto-avverano”
Illusioni di controllo
Molte persone sono affascinate dalle previsioni sul futuro. Ciò avviene per molteplici ragioni, tra cui il tentativo che tutti esercitiamo di operare un controllo sulla propria vita.
È difficile accettare che non si può controllare tutto, non si è onnipotenti e siamo esposti all’imprevisto. Il futuro è in parte imprevedibile e questo può generare molta ansia. I tentativi di controllo possono assumere diverse forme in base alla soggettività delle persone e alla variabilità dei contesti. È importante non sentirsi onnipotenti ma neanche impotenti, esiste un potere di autodeterminazione ed oggi rifletteremo su come il nostro pensiero può condizionare i comportamenti e quindi incidere sulla realtà.
L’effetto Pigmalione
Nel 1965, lo psicologo di Harvard Robert Rosenthal introdusse il concetto dell’“Effetto Pigmalione”, rinominato “profezia che si auto-avvera”. Secondo la leggenda, Pigmalione, il Re di Cipro, si era innamorato della bellissima dea Afrodite. Sapendo di non poterla avere, costruì una statua che ne riproduceva le fattezze con cui dormire ogni notte. Pigmalione pregò la dea Afrodite di animare la statua perché solo in questo modo avrebbe potuto effettivamente amarla. La dea, mossa a compassione, esaudì il desiderio del Re. Con l’espressione “Pigmalione” si identifica un soggetto che assume la funzione di guida, che ammaestra un’altra persona, impartendo insegnamenti e modellandone la personalità. Si riferisce quindi ad una potente influenza e suggestione. Il parallelismo la leggenda richiama la manipolazione della materia operata dal Re di Cipro per creare la sua statua con le caratteristiche della dea.
Le profezie che si auto-avverano
Il concetto di “profezie che si auto-avverano” ha iniziato ad essere oggetto di riflessione e studio già dagli anni ’70. Il sociologo Merton lo utilizzò con la finalità di dimostrare come i pensieri incidono sulla costruzione della realtà. Le “profezie che si autoavverano” sono pensieri, convinzioni, credenze, su di sé, sugli altri e sulla realtà considerate vere o altamente probabili, che finiscono per realizzarsi. È un fenomeno psicosociale per cui ciò che crediamo di noi stessi influenza i nostri comportamenti e quelli degli altri nei nostri confronti.
Ciò non avviene sotto influssi magici o per miracolo ma per un ruolo attivo esercitato dalla persona, che inconsapevolmente compie delle azioni che possono rispecchiare il proprio pensiero
Facciamo un esempio: un giovane attratto da una ragazza è convinto che lei non ricambierà il suo interesse. Senza rendersene conto attuerà una serie di comportamenti, ad esempio un eccesso di morbosità, che condurranno la ragazza a porre una distanza, confermando la sua teoria di partenza. Il giovane penserà che avesse ragione a credere che la ragazza non lo avrebbe ricambiato senza rendersi conto del ruolo da lui giocato attraverso i propri comportamenti.
Un altro esempio molto frequente riguarda le persone che credono pedissequamente all’oroscopo e possono esserne così condizionate da attuare dei comportamenti che lo confermeranno. Le “profezie che si auto-avverano” si integrano ad altri aspetti che riguardano l’equilibrio psicologico di una persona, come le teorie della mente (su di sé e sul mondo); l’autostima; il giudizio; l’ansia ecc. e non necessariamente costituiscono l’espressione di un disagio. Il ricorso a “profezie che si auto-avverano” è fisiologico e riguarda ciascuno di noi.
Può diventare un meccanismo disfunzionale se nasconde altri disagi sommersi che incidono negativamente sulla funzionalità di una persona, pervadendo l’area personale, lavorativa, relazionale, compromettendo la possibilità di raggiungere i propri obiettivi e di soddisfare i bisogni affettivi. Parlare di “profezie che si auto-avverano” non significa sostenere che per realizzare qualcosa è sufficiente pensarla ma trasmettere l’importanza di riconoscere il proprio ruolo attivo nel condizionare la realtà. Il pensiero è una dimensione importante che si connette alle emozioni e ai comportamenti. Riconoscere il significato più profondo e il potere dei propri pensieri può facilitare l’attuazione di comportamenti consapevoli e il compimento di scelte libere.
Dott.ssa Giulia Gregorini
Psicologa – Psicoterapeuta