sabato, Aprile 26, 2025
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Gli animali: straordinari compagni di viaggio

Sempre più persone e famiglie trascorrono la loro quotidianità in compagnia di animali domestici. Diversi sono i benefici associati alla presenza di un animale in casa, per il corpo e per la mente. Si sono riscontrati effetti positivi relativi all’ansia, all’umore, alla cura di sè e alle relazioni sociali. Gli animali stimolano un contatto profondo con la parte meno sovra strutturata e difesa, con la dimensione infantile. Attraverso l’interazione con loro emergono aspetti istintuali, si stimola la funzione di accudimento e si riattiva  la relazione di attaccamento. Il potere curativo degli animali è stato ampiamente riconosciuto e valorizzato nel mondo della Pet Therapy.

La Pet Therapy

Il termine “Pet – Therapy” è stato coniato nel 1964 dallo psichiatra infantile Boris L. Levinson e si riferisce all’impiego di determinati animali nella cura di patologie di diversa natura.    Attualmente in Italia la terminologia si è evoluta, prediligendo l’espressione “Interventi Assistiti con gli Animali” per rappresentare la pluralità degli ambiti di applicazione (ludico-ricreativo, educativo, terapeutico). Le “Linee Guida Nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali”, approvate in conferenza stato-regioni nel marzo 2015, oltre a definire standard operativi per la corretta e uniforme applicazione degli interventi assistiti con gli animali sul territorio nazionale, evidenziano l’importanza della presenza di un’equipe multidisciplinare, la tutela della salute dell’animale e percorsi di formazione ad hoc. La Pet – Therapy è uno strumento di cura che può essere inserito in un programma multidisciplinare individualizzato. Ha quindi degli obiettivi specifici e si integra ad altre azioni terapeutiche. La Pet – Therapy si è dimostrata efficace per la cura di diverse patologie. La sua applicazione ha grandi potenzialità nei trattamenti con gli anziani, soprattutto se in strutture residenziali lontani dagli affetti; nel lavoro con persone con disturbi dello spettro autistico; negli interventi con persone affette da ritardi nello sviluppo ecc..   Senza entrare nella specificità è importante rilevare che i benefici della Pet – Therapy riguardano l’equilibrio psico-fisico. L’animale si configura come ponte tra il paziente e il curante e tra il paziente e l’esterno; il suo impiego incide sul piano motorio, sul sistema motivazionale, sull’autostima, sulle capacità attentive, sulle competenze comunicative e sulle abilità sociali.

Il legame eccezionale uomo – animale

Oltre agli interventi strutturati di Pet – Therapy, esistono altre modalità per coinvolgere gli animali in un percorso di cura. Nel lavoro psicoterapeutico può essere molto utile invitare in seduta l’amico a 4 zampe dei pazienti. Far entrare il cane nello studio di psicoterapia facilita l’osservazione delle dinamiche relazionali, la comprensione del mondo affettivo dei pazienti e rinforza l’alleanza terapeutica. L’animale domestico entra infatti a far parte della famiglia concretamente e sentimentalmente. La relazione uomo – animale in passato era polarizzata su un rapporto strumentale che nel tempo si è evoluto verso un legame principalmente affettivo. È fondamentale riconoscere l’identità dell’animale e i suoi bisogni specifici, contrastando il rischio sempre più diffuso di eccessiva umanizzazione. Il contatto con gli animali ha uno straordinario potere nutritivo per la psiche e per l’emotività, è una relazione unica ed irripetibile. Nonostante gli evidenti benefici, l’adozione di un cucciolo richiede una scelta consapevole e non istintuale per prevenire fenomeni di trascuratezza e abbandono.

“Gli occhi di un animale hanno il potere di parlare un grande linguaggio (Martin Buber).”

 

 

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A cura della Dott.ssa Giulia Gregorini

Psicologa – Psicoterapeuta

 

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