mercoledì, Marzo 26, 2025
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La parotite: sintomi, complicanze e prevenzione

Cos’è la parotite?

La parotite è un’infezione virale causata da un virus appartenente alla famiglia dei Paramyxovirus. Il gonfiore delle ghiandole salivari, è il sintomo più evidente, particolarmente delle parotidi, situate sotto e dietro le orecchie. Questo rigonfiamento comporta al volto un gonfiore caratteristico, da cui ne deriva appunto il nome orecchioni.

Come avviene la trasmissione e la diffusione della parotite?

Come altre malattie esantematiche, come morbillo e rosolia, la parotite si trasmette solamente da persona a persona. Grazie all’introduzione del vaccino i casi sono diminuiti notevolmente, soprattutto nei bambini tra i 5 e i 9 anni.
Anche gli adulti ne possono essere colpiti, con complicanze dalle meno gravi a quelle più gravi.

Come si trasmette il virus? Il virus viene diffuso attraverso goccioline di saliva emesse con tosse e starnuti, ma anche tramite il contatto diretto con le secrezioni nasofaringee di una persona infetta. La malattia è contagiosa da circa sei giorni prima della comparsa dei sintomi fino a nove giorni dopo.

I sintomi della parotite e come viene trattata

Il segno più evidente della parotite è il rigonfiamento delle ghiandole parotidi, che rende dolorose la masticazione e la deglutizione. Altri sintomi comuni includono febbre, malessere generale, brividi, cefalea e un leggero rialzo della temperatura, spesso presenti già un giorno prima della comparsa del gonfiore.

Nei bambini, la malattia si risolve spontaneamente in pochi giorni. Tuttavia, può comportare complicanze, come encefalite (0,02-0,3% dei casi), meningite (0,5-15%), pancreatite (4%) e problemi all’udito.

Negli adulti, le complicanze sono più frequenti e possono includere l’orchite, un’infiammazione dolorosa dei testicoli che si verifica nel 20-30% dei casi dopo la pubertà. Sebbene rara, può portare all’atrofia testicolare e, in alcuni casi, alla sterilità. Nelle donne, l’infezione può causare ooforite o mastite, anche se senza conseguenze permanenti.

Non esiste una terapia specifica per la parotite, quindi il trattamento è sintomatico. Si utilizzano antipiretici per la febbre e analgesici per il dolore. Inoltre, una dieta semiliquida può alleviare il disagio legato alla masticazione.

La vaccinazione è un’arma importante

L’arma più efficace contro la parotite è la vaccinazione, che utilizza un virus attenuato in grado di stimolare il sistema immunitario senza causare la malattia. Il vaccino viene somministrato in due dosi, distanziate di almeno 28 giorni. In Italia, la prima dose è prevista tra i 12 e i 15 mesi di vita, mentre la seconda viene somministrata tra i 5 e i 6 anni, spesso insieme al richiamo per difterite, tetano e pertosse.

Grazie alla vaccinazione, la parotite è oggi meno diffusa rispetto al passato, ma rimane una malattia da non sottovalutare, soprattutto per il rischio di complicanze negli adulti.

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