Otoliti e sindrome otolitica
Gli otoliti sono diventati “famosi” recentemente a seguito del malore che ha colpito il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e che l’ha costretta a rinviare la conferenza di fine anno ad oggi, 4 gennaio. Ma cosa sono gli otoliti e in cosa consiste la sindrome otolitica?
Cosa sono gli otoliti
Per comprendere di cosa si tratti, è utile partire dal fatto che una delle funzioni cruciali dell’orecchio interno è regolare l’equilibrio del corpo. Questo avviene grazie a strutture chiamate otoliti, costituite da minuscole particelle composte da ossalato e carbonato di calcio, immersi in una sostanza gelatinosa che riveste gli organi otolitici del sistema vestibolare, ovvero l’utricolo e il sacculo.
Gli otoliti, essendo più densi del gel circostante, si spostano in risposta alle posizioni e ai movimenti della testa. Questo movimento stimola le cellule ciliate sensoriali dell’orecchio, le quali trasmettono al cervello segnali riguardanti le variazioni di accelerazione del corpo nello spazio. In breve, gli otoliti svolgono un ruolo cruciale nel mantenere l’equilibrio corporeo e nella percezione degli spostamenti e delle posizioni della testa.
E se si distaccano? La sindrome otolitica
Tuttavia, in determinate circostanze, gli otoliti possono distaccarsi dalla matrice gelatinosa e spostarsi nei canali semicircolari, i quali sono responsabili della percezione della rotazione del capo. Questo fenomeno può portare i canali semicircolari a ricevere informazioni erronee, diventando ipersensibili a cambiamenti di posizione della testa che normalmente non avrebbero effetto. Mentre si rimane in posizione verticale, durante il giorno, si può sperimentare solo un vago senso di instabilità, senza vertigini pronunciate. Tuttavia, ogni volta che ci si sdraia o ci si alza, gli otoliti si muovono all’interno dell’ampolla, generando un impulso improvviso ai sensori. Questi sensori inviano al cervello un segnale repentino di rotazione, causando fastidiosi giramenti di testa. Tale condizione è nota come vertigine posizionale parossistica benigna, o vertigine da distacco di otoliti, e si caratterizza per episodi brevi ma intensi di giramento della testa.
Riposizionare gli otoliti con delle manovre specifiche
Per rilevare la presenza di otoliti nei canali semicircolari dell’orecchio, è necessario l’intervento di uno specialista che, dopo un’attenta valutazione, può eseguire specifiche manovre per riportare gli otoliti nella loro posizione originale. Possono essere tipologie di manovre liberatorie, come la manovra di Semont, la manovra di Epley e la manovra di McClure, possono essere adottate a seconda del caso. Questi trattamenti implicano una sequenza di movimenti della testa e del corpo effettuati dal medico sul paziente, allo scopo di far uscire gli otoliti dai canali semicircolatori. Nel caso di successo della manovra, il paziente sperimenta una breve e intensa vertigine durante l’esecuzione, con una percezione di rotazione dell’ambiente esterno opposta a quella durante le crisi. Questo fenomeno è definito vertigine liberatoria.