Non tutti i noduli mammari sono formazioni cancerose, ma solo lo specialista senologo è in grado di eseguire una diagnosi precisa ed accurata, così da rendere poi semplice la classificazione e gestione del trattamento. Il nodulo al seno è una lesione del tessuto mammario e si manifesta come un rigonfiamento, un ispessimento.
Prenotare subito la visita
La prima cosa da fare è prenotare una visita senologica in cui dopo aver ascoltato la storia clinica della paziente ed eventuali sintoni del disturbo, si prosegue all’osservazione e palpazione della mammella e dei tessuti circostanti così da valutare la dimensione del nodulo stesso. In base all’andamento della visita lo specialista potrà prescrivere l’esecuzione di un esame diagnostico, tra cui:
- ecografia mammaria, per esaminare mammella e tutta la zona del seno e identificare la consistenza dei noduli, distinguendo tra solidi e liquidi (come le cisti);
- mammografia, per individuare lesioni anche molto piccole, micro-calcificazioni o altri segni indiretti di neoplasia.
Se l’esito degli esami dovesse essere incerto, il senologo potrà decidere di procedere sottoponendo la formazione ad agoaspirato o ad ago biopsia, in modo da eliminare qualunque.
Non tutti i noduli sono pericolosi
“Tutti i noduli mammari sono cancerosi? Niente affatto. Ma vanno comunque tenuti sotto controllo, infatti alcuni noduli non cancerosi richiedono un trattamento specifico” spiega il Dott. Flavio Guasone, chirurgo senologo. “Tra le formazioni nodulari benigne ricordiamo i fibroadenomi e le cisti. I noduli possono essere indolori o dolenti, talvolta sono accompagnati da altri segni, quali secrezioni dal capezzolo o alterazioni cutanee. Sarebbe meglio individuarli attraverso una visita senologica ed esami diagnostici prima che gli stessi raggiungano una dimensione tale da essere riconosciuti al tatto. In questo modo, nel caso di una lesione maligna, sarà possibile contrastarne l’insorgenza in maniera precoce, con maggiori possibilità di guarigione”.