sabato, Aprile 19, 2025
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Tumore al seno, cala il tasso di mortalità in Europa

Nel 2025, i tassi di mortalità per tumore della mammella registreranno una diminuzione in tutte le fasce d’età nell’Unione Europea (UE), ad eccezione delle pazienti ultraottantenni, per le quali si prevede un incremento del 7% rispetto ai valori osservati nel periodo 2015-2019.

Questi dati emergono da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’Università di Bologna, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Annals of Oncology. La ricerca ha analizzato le stime dei tassi di mortalità per tumore nell’UE e nel Regno Unito per il 2025.

Le cause dell’aumento della mortalità tra le pazienti anziane

Secondo gli epidemiologi coordinati da Carlo La Vecchia, professore di statistica medica ed epidemiologia all’Università Statale di Milano, l’aumento della mortalità per tumore della mammella tra le donne più anziane potrebbe derivare dalla mancanza di screening regolari e diagnosi tempestive. Inoltre, le pazienti ultraottantenni hanno minori probabilità di accedere ai trattamenti più innovativi.

“Le donne anziane non sono incluse nei programmi di screening e probabilmente, rispetto alle donne più giovani, hanno minore giovamento dagli importanti progressi nella diagnosi e nella gestione del tumore della mammella, compresi i miglioramenti nella chemioterapia, nella terapia ormonale e nell’immunoterapia che include il trastuzumab e i farmaci similari, ma anche nella radioterapia e nella chirurgia”, ha dichiarato La Vecchia.

Un altro fattore che incide sull’aumento della mortalità tra le donne anziane è l’aumento della prevalenza di sovrappeso e obesità, un fenomeno diffuso in Europa settentrionale e centrale. Mentre per le pazienti più giovani si è registrato un miglioramento nella diagnosi e nella gestione della malattia, ciò non è avvenuto in egual misura per le fasce più anziane della popolazione.

Stime di mortalità per il tumore al seno nell’UE e in Italia

Per il 2025, gli studiosi prevedono una riduzione complessiva dei tassi di mortalità per tumore della mammella del 3,6% nell’UE e dello 0,8% in Italia, rispetto al 2020. Il tasso di mortalità standardizzato per età è stimato in 13,3 per 100.000 donne nell’UE (pari a 90.100 decessi) e in 14,0 per 100.000 donne in Italia (equivalente a 13.660 decessi).

“Stimiamo che tra il 1989 e il 2025 siano stati evitati 373.000 decessi per tumore della mammella nell’UE”, afferma La Vecchia. “La maggior parte di questi decessi evitati è dovuta al miglioramento della gestione della malattia e all’introduzione di innovazioni terapeutiche, ma il 25-30% è probabilmente attribuibile a una maggiore diffusione della diagnosi precoce e del programma di screening”.

La Vecchia sottolinea inoltre l’importanza di garantire a tutte le pazienti l’accesso ai centri oncologici più avanzati, in grado di offrire trattamenti innovativi ed efficaci. Il controllo di sovrappeso e obesità resta una priorità, non solo per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, ma anche per contrastare l’incidenza del tumore della mammella.

Il trend generale della mortalità per tumore in Europa

Lo studio ha analizzato per il quindicesimo anno consecutivo i tassi di mortalità per tumore nell’UE e nel Regno Unito, valutando separatamente le neoplasie di stomaco, colon-retto, pancreas, polmone, mammella, utero (inclusa la cervice), ovaio, prostata e vescica, oltre ai tassi di mortalità per leucemie in entrambi i sessi.

Le proiezioni indicano che nel 2025 il tasso di mortalità per tutti i tumori diminuirà del 3,5% negli uomini e dell’1,3% nelle donne. Si stima che 1.280.000 persone moriranno di tumore nell’UE, mentre in Italia i decessi saranno 176.000.

Nonostante il calo dei tassi di mortalità, il numero assoluto di decessi continuerà a crescere a causa dell’invecchiamento della popolazione: tra il 2020 e il 2025, i decessi per tumore passeranno da 671.963 a 709.400 tra gli uomini e da 537.866 a 570.500 tra le donne nell’UE.

Tumori in aumento: pancreas e polmone preoccupano gli esperti

Mentre la mortalità per la maggior parte dei tumori è in calo, i tumori del pancreas e del polmone rappresentano ancora una grande sfida. Per il tumore del pancreas si prevede un aumento della mortalità del 2% negli uomini e del 3% nelle donne. Il tumore del polmone, invece, aumenterà del 4% tra le donne e del 2% per il tumore della vescica femminile.

In Italia, l’unico incremento atteso riguarda i tassi di mortalità per tumore del pancreas e della vescica nelle donne, mentre per gli altri tumori si osserva una tendenza al ribasso.

“Il fumo rimane di gran lunga la principale causa nota di tumore del pancreas, causando dal 20 al 35% dei casi in varie fasce di età”, afferma Eva Negri, docente di epidemiologia ambientale e medicina del lavoro all’Università di Bologna. “Il diabete e il sovrappeso, che portano alla sindrome metabolica, sono responsabili di circa il 5% dei tumori al pancreas in Europa”.

Il tumore del polmone resta la principale causa di morte per cancro tra gli uomini nell’UE, con 151.000 decessi previsti nel 2025, e in Italia, con 19.600 decessi stimati. Tra le donne italiane, il tumore della mammella continua a essere la prima causa di morte per cancro, con 13.660 decessi previsti, mentre a livello europeo si prevede che nel 2025 la mortalità per tumore del polmone supererà quella del tumore della mammella.

Le conclusioni degli esperti sulla lotta ai tumori

Carlo La Vecchia conclude sottolineando i progressi ottenuti nel controllo della mortalità per tumore, ma evidenzia alcune criticità. “Uno degli aspetti negativi riguarda l’aumento dei decessi per tumore del colon-retto tra le persone sotto i 50 anni, soprattutto nel Regno Unito e nei Paesi dell’Europa centrale e settentrionale, a causa dell’aumento dell’obesità tra i giovani”, spiega il professore.

Inoltre, il tumore del pancreas è ora la quarta causa di morte per cancro in Europa, dopo polmone, colon-retto e mammella. Sebbene i tassi di mortalità per tumore del polmone inizino a stabilizzarsi, tra le donne dell’UE non si registra ancora una diminuzione significativa.

“Le tendenze per i tumori del pancreas e del polmone tra le donne evidenziano l’urgenza di attuare un controllo più rigoroso del tabacco in tutta Europa”, conclude La Vecchia.

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