Il fibroadenoma è il nodulo benigno più diffuso tra le patologie che colpiscono la mammella, è tipico dell’età fertile e interessa prevalentemente ragazze e donne molto giovani, anche adolescenti.
Pur avendo carattere benigno, i fibroadenomi vanno tenuti sotto controllo, per monitorarne la crescita e valutare l’eventuale necessità di intervenire chirurgicamente. Sottoposti ad agobiopsia, generalmente questi noduli non vengono asportati: si tende ad intervenire solo se il fibroadenoma supera determinate dimensioni, se genera dolore o se la paziente, semplicemente, non sopporta di convivervi.
La prevenzione al femminile – ricorda il Dott. Flavio Guasone, dal 2018 Responsabile della Struttura Semplice Chirurgia Senologica ASL 3 – non è una prerogativa delle donne adulte ed è necessario diffondere il messaggio secondo il quale tutte le ragazze dovrebbero impegnarsi nella salvaguardia della salute sin da adolescenti, seguendo uno stile di vita sano e facendosi accompagnare dai genitori a controlli periodici. L’autopalpazione, infatti, risulta utile ma non può sostituire gli esami strumentali, né la visita dello specialista.
Come ci si accorge della sua presenza?
Il fibroadenoma si presenta come un nodulo tondeggiante o come un insieme di noduli uniti tra loro, le cui dimensioni possono aumentare nel tempo. Spesso è asintomatico, ma ben individuabile al tatto attraverso la palpazione del seno, soprattutto se posto nella zona più superficiale della mammella: un controllo senologico periodico è la scelta ideale per permettere allo specialista una diagnosi precisa e tempestiva.
Per una valutazione approfondita, il medico può decidere di abbinare alla visita clinica anche un esame diagnostico, al fine di escludere la presenza di altre patologie più gravi.
Nel caso di ragazze con un’età inferiore ai 40 anni ci si avvale dell’ecografia mammaria; per le over 40 si richiede una mammografia con associata l’ecografia.
Come si diagnostica un fibroadenoma?
Il fibroadenoma si distingue dalle cisti mammarie perché è costituito da una massa solida, che si presenta dura al tatto e che si muove sotto la pelle, mentre le cisti sono piene di liquido. Per diagnosticarlo è necessario un controllo senologico con ecografia mammaria, infatti generalmente questo disturbo non dà segni di sè, non essendo doloroso.
Dopo la diagnosi è consigliato ricorrere all’agobiopsia mammaria per escludere ogni possibilità di neoplasia.
Solitamente non si interviene chirurgicamente, mantenendo la massa monitorata nel tempo attraverso controlli periodici, può infatti aumentare di volume (ad esempio, in gravidanza) o ridursi spontaneamente. Vi sono tuttavia dei casi in cui un fibroadenoma molto grande può dare fastidio alla paziente che sceglie di farlo asportare.